Baggio si è presentato in Tribunale a Padova per difendere le sue ragioni, ma il giudice monocratico, constatando la mancata notifica all'imputato del decreto di citazione a giudizio (l'accusa è diffamazione a mezzo internet), ha rinviato l'udienza al 18 giugno 2018. Mocavero non era presente in aula.
L'ex fuoriclasse era stato preso di mira dai «100% Animalisti» per le sue posizioni a favore della caccia.
I componenti del gruppo l'avevano contestato esponendo anche striscioni offensivi davanti alla sua villa di Caldogno (Vicenza), e poi avevano rincarato la dose con pesanti post in rete. «Baggio ha il coraggio di definirsi buddista ed esercita la caccia... non conosce il significato delle parole andando all'estero per i famigerati viaggi della morte», scriveva Mocavero, che seppur assente dall'aula rincara la dose: «Contestarlo non credo sia diffamazione. E comunque, l'ex calciatore che ci ha fatto perdere un mondiale, si metta comodo, in coda, anzi in codina...».