CORREZIONE INUTILE
La Roma non è mai stata in partita. Meglio, già dal 1° tempo, il 4-2-3-1 del Bologna. Più dinamico e aggressivo. Fiacco e disorganizzato di Fosneca con gli interpreti spesso spaventati nell'impostazione. Il ritorno dei senatori non ha risollevato la squadra: male Santon e Kolarov in difesa, in ritardo Mkhitaryan che ha ritrovato spazio dopo più di un mese: ultima partita il 5 gennaio. Altalenante Perotti. Smalliung ha subito regalato il vantaggio a Orsolini, protagonista a destra nel rombo offensivo di Mihajlovic, uscito in mattinata dall'Ospedale Sant'Orsola cvon l'autorizzazione per andare in panchina. Pure Palacio, da falso nove, non da punti di riferimento e Soriano lo assiste arrivando da dietro. Più tardi si scatenerà Barrow. Il pari giallorosso, su cross di Kolarov, è su autorete: scivolata maldestra di Denswill. Barrow, però, va presto a dama: destro a giro, leggermente deviato da Cristante. I rossoblu hanno il controllo del match con Schoutenb e Svanberg. Palacio può chiudere la sfida già prima dell'intervallo: salva Pau Lopez.
CROLLO DEFINITIVO
La solita ripartenza, ancora fatale per la Roma.
Santoin è in attacco, Barrow scappa e Mancini fa l'ennesima figuraccia, simile a quella contro Caputo a Reggio Emilia. Barrow, insomma, concede il bis. Necessarie le correzioni di Fonseca che dà spazio a Perez e Peres, fuori Under e Santon. Perez è intraprendete, Peres utile quando va sul fondo per il cross che riapre il match: Mkhitarian fa centro di testa. Kalini per Veretrout e per l'assalto finale. Cristante, però, si fa cacciare e copia Pellegrini che fece lo stesso sabato scorso contro il Sassuolo. L'ex Skorupski ferma Dzeko nel recupero. E la Sud si sfoga contro la squadra e la società: inaccettabile per la tifoseria questo 8° ko stagionale (6° in campionato) he ridimensiona ulteriormente il gruppo giallorosso.
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