ROMA Friedkin, il bilancio, Pallotta, Petrachi, i conti in rosso, Pedro, i dissidi interni, il mercato. Tutto confermato e ampiamente documentato. E la Roma? Mercoledì la squadra di Fonseca tornerà a giocare, ospitando la Sampdoria, dando così il via alla rincorsa al quarto posto. Se l’Atalanta dovesse vincere il recupero contro il Sassuolo i punti da fare in più della squadra di Gasperini in 12 gare diventerebbero 7, in virtù degli scontri diretti a favore dei nerazzurri. Ossia, partire con l’handicap di 2 gare e mezzo. Basterebbe questo per fotografare l’impresa che attende Fonseca. Paradossalmente però questo è il minimo. Il difficile per il tecnico sarà tenere unito un gruppo che nella migliore delle ipotesi ha i dubbi di Pastore («Nessuno di noi sa cosa succederà in futuro. Servono soldi, partiranno molti giocatori»). Nella peggiore invece è consapevole che queste 12 partite che rimangono (più quelle di Europa League) saranno le ultime con la maglia della Roma. Sono tanti i calciatori con le valigie pronte per l’ennesima, radicale rivoluzione che si prospetta a fine stagione. Tra coloro che saranno sacrificati sull’altare delle plusvalenze e del bilancio (Kluivert, Under, Cristante, Schick, Florenzi, Riccardi) agli altri che dovrebbero alleggerire i costi del club (Juan Jesus, Fazio, Bianda, Karsdorp, Bruno Peres, Gonalons, Coric, Defrel, Perotti, Pastore, Olsen) senza dimenticare la spada di Damocle che aleggia sui gioielli Zaniolo e Pellegrini, lo scenario che ne esce è inquietante.
ESPERIENZA E 4-2-3-1
Fonseca ha comunque le idee chiare. Almeno per adesso nessun stravolgimento tattico e avanti con l’esperienza. Il 4-2-3-1 per dieci/undicesimi è pronto. L’unico dubbio riguarda il titolare a destra nel tridente offensivo. Perché se la mediana sarà composta da Diawara e Veretout e il trio dei trequartisti vede Pellegrini (con la Samp ci sarà) al centro e Mkhitaryan (non al meglio) a sinistra con Dzeko centravanti, a destra il ballottaggio - aspettando il rientro di Zaniolo («Tra due-tre settimane torno dai miei compagni», le sue ultime parole) - è ristretto a Perez e Under. Lo spagnolo è in rampa di lancio, il turco pronto a essere ceduto. L’aspetto psicologico è un fattore che non potrà non fare la differenza nelle scelte di Fonseca. L’ultimo caso è soltanto un esempio. Ma ce ne sono altri. Anche positivi: Zappacosta, ad esempio, avrà a disposizione questo finale di campionato per strappare la conferma in prestito per l’anno prossimo. La rincorsa sta per iniziare.
Fonseca, caccia al quarto posto che salva la Roma
di Stefano Carina
Giovedì 18 Giugno 2020, 07:30
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