Roma, Fonseca difende Pellegrini:
«Ha la mia fiducia e lo farò giocare»

Roma, Fonseca difende Pellegrini: «Ha la mia fiducia e lo farò giocare»
di Gianluca Lengua
Sabato 22 Febbraio 2020, 13:40 - Ultimo agg. 15:44
4 Minuti di Lettura
Paulo Fonseca tranquillizza l’ambiente. E lo fa anche con Lorenzo Pellegrini che sarà titolare (come Kolarov) nel match di domani contro il Lecce: «In questo momento non è nascondendo il giocatore che posso aiutarlo». Il tecnico, poi, spiega il momento dei giallorossi: «Questo è un anno in cui stanno cambiando molte cose qui a Roma, ma non penso che possa essere un fallimento non arrivare quarti. Io sono una persona positiva e non ho mai pensato che non possiamo farcela». Ecco la conferenza stampa del tecnico. 
 
Il Lecce. «In questo momento è una squadra molto motivata, ha fatto tre vittorie consecutive, giocano bene e hanno intenzione di giocare sin da subito. Hanno buoni calciatori a cui piace tenere palla, sarà una partita difficile». 
 
La formazione. «Possiamo cambiare due, tre o quattro giocatori rispetto a giovedì. Non abbiamo molto tempo per recuperare, è normale che possiamo cambiare per avere una squadra più fresca per questa partita». 
 
Pellegrini. «Lorenzo deve capire quello che non ha fatto bene e il perché. Ho parlato in questi giorni con il giocatore per spiegarglielo e in questo momento lo devo far giocare. Penso sia importante per lui avere la mia fiducia e poter dimostrare che sta lottando per cambiare le cose. In questo momento non è nascondendo il giocatore che posso aiutarlo».
 
Kolarov. «Non penso che lo farò restare in panchina. Kolarov giocherà domani contro il Lecce, lui ha le caratteristiche giuste. Non è andato bene nelle ultime partite come tutta la squadra, ma nell’ultima è migliorato. Noi dobbiamo pensare a quello che abbiamo fatto bene». 
 
La testa. «Più che parlare di quello che non ha fatto bene la squadra bisogna valutare ciò che è stato fatto meglio. Questa squadra ha fatto buone partite da inizio stagione, se le ha fatte è perché ha queste capacità. Bisogna lavorare su quello che sanno fare». 
 
I calci d’angolo. «Lavoriamo sulle palle inattive sempre. Siamo anche la squadra che fa più gol su corner, dovremo essere i secondi. Se la domanda è se possiamo fare più gol la risposta è sì, perché abbiamo giocatori forti. in tutte le partite abbiamo opportunità di fare gol sulle palle ferme». 
 
Rosa da Champions. «Sono il primo che credo che possiamo giocare la Champions nella prossima stagione. E devo essere il primo a crederci e farlo credere ai giocatori«. 
 
Mancini. «Non ha giocato in Europa League, ma non ho bisogno di dire nulla, è sempre con un atteggiamento diverso e ritornerà a giocare quando penso che avremo bisogno di lui. Smalling e Fazio hanno fatto una buona partita, ma Mancini è un buon giocatore per me e quello che fa è da grande professionista».
 
Il terzino destro. «Vedremo domani, è la frase che mi piace di più».
 
Mkhitaryan. «È pronto per giocare domani così come Kluivert e Perotti. Vedremo domani». 
 
Fallimento senza quarto posto. «Non sarebbe un fallimento. Tutti dall’inizio della stagione hanno chiamato questo l’anno zero. Mi ricordo che quando l’allenatore della squadra più forte del mondo è arrivato, il Liverpool ha fatto l’ottavo posto. La Lazio sta facendo bene, ma quanti anni sono che Simone è con la squadra? Gasperini lo stesso. Questo è un anno in cui stanno cambiando molte cose qui a Roma, ma non penso che possa essere un fallimento. Io sono una persona positiva e non ho mai pensato che non possiamo arrivare quarti».
 
La difficoltà a riprendersi. «Chi non sta dentro non può capire. Non penso che Valentino Rossi dopo un incidente possa correre come la prima prova. Io rispetto la vostra opinione, ma la mente è così quando non abbiamo quello che dovremo avere, le cose risultato in un altro modo. Il calcio è diverso da altri sport, Valentino Rossi dipende da Valentino Rossi, i giocatori di calcio dipendono anche dagli altri. Se in una squadra sbagliano due o tre il risultato è diverso. Per questo il calcio è diverso da altri sport». 
 
Atteggiamento in area di rigore. «Si guarda la palla e si sente l’uomo. Dipende dov’è la palla, che tipo di pressione fa il portatore, dipende dalla zona, se la palla è più lunga o bassa. Penso che deve essere una preoccupazione dei difensori». 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA