C'è ancora da limare una differenza sul diritto di riscatto (10 milioni offerti dalla Roma, 17 quelli richiesti dall'Arsenal) ma Maitland-Niles - a meno di sorprese - sarà il primo acquisto invernale di Tiago Pinto. Un jolly a tutti gli effetti, come testimoniano le gare disputate dall'inglese nella sua esperienza ai Gunners. Sono 132 le presenze: 38 volte è stato impiegato da terzino destro, 19 da terzino sinistro, 26 come esterno destro di centrocampo, 14 sulla fascia opposta e 21 centrocampista centrale. Duttilità confermata anche nelle due esperienze lontano da Londra. La prima nel WBA (12 volte centrocampista centrale, una volta terzino destro e l'altra ala sinistra), la seconda nell’Ipswich (28 volte esterno destro di centrocampo, 3 esterno sinistro e una gara da mediano centrale). Salta agli occhi come Maitland-Niles non sia un terzino puro, ma più un laterale di fascia che non disdegna di giocare in mediana. Del resto fu proprio lui, un paio di anni fa, a definire le sue preferenze: «Di mestiere faccio il centrocampista, centrale o di fascia, per me è lo stesso. Non sono un difensore, quindi mi accusano di non essere bravo difensivamente, ma è qualcosa che sto imparando a fare».
Maitland-Niles, un predestinato da recuperare
A lanciarlo nel grande calcio, il 9 dicembre del 2014, ci ha pensato Arsene Wenger. L'Arsenal (che lo aveva accolto nella sua Academy a 6 anni) giocava a Instabul contro il Galatasaray in un match di Champions League. Facendolo debuttare, Maitland è così diventato il secondo giocatore di sempre a scendere in campo in Europa con la maglia dei Gunners, all'età di 17 anni, 3 mesi e 10 giorni, dietro solo a Wilshere. Sembrava un predestinato - a 19 anni si è laureato campione del mondo con l'Under 20 dell'Inghilterra, giocando insieme al "milanista" Tomori - poi si è un po' perso, non trovando mai continuità d'impiego.
La storia
Ha una storia personale molto particolare e delicata. A 12 anni fu vittima di insulti razzisti in un torneo giovanile in Germania.
Arrestata con l’accusa di aver aggredito due membri dello staff (il capo negoziatore Dick Law e un addetto alla sicurezza del campo) ha poi discusso anche con il figlio che è fuggito di casa insieme al fratello Cordi. Una frattura mai ricomposta. I tabloid inglesi l'hanno rintracciata un paio di anni fa che viveva in una roulotte come una homeless. Cambiare paese, campionato e squadra, potrebbe essere l'occasione per Maitland-Niles di mettersi tutto alle spalle. E ripartire. Mourinho lo aspetta.