L'ADDIO DI NAINGGOLAN
«Il motivo per cui ho preso Monchi è perché penso che sia bravo, se non il migliore, e me l’ha dimostrato nei primi 15 mesi di pulizia. Prima dell’affare Malcom, credo che Monchi abbia fatto una buona campagna acquisti, e non abbiamo ancora finito. A giugno Nainggolan è andato all’Inter e abbiamo presto Pastore, Marcano, Kluivert – che penso sia stato un altro grande colpo -, Coric, un giovane ragazzo croato che contro il Tottenham ha fatto bene. Se guardate a tutti i calciatori che abbiamo preso, abbiamo rinforzato tanto la nostra squadra rispetto agli ultimi anni. Ho molta fiducia nel fatto che Monchi abbia l’abilità di parlare ai calciatori e portare le persone a voler andare a Roma. Nel caso di Nainggolan c’erano diverse cose da vedere, tra cui l’età. Io non li alleno e non conosco tutti i problemi, ma Di Francesco sì e in un’intervista dell’altro giorno ha detto che ha sentito che fosse arrivato il tempo. Spalletti lo conosce bene, quindi l’Inter è venuto da noi per parlarci. Entrambi i club avevano problemi con la questione del FairPlay Finanziario. Adoro Radja, il ragazzo è un guerriero, ma abbiamo preso Pastore, che porta alla squadra passaggi migliori della maggior parte dei centrocampisti che ci sono in giro.
Poi guardo all'attacco e vedo Dzeko, Schick – che è stato fantastico negli ultimi giorni, sembra molto più a suo agio e in salute -, Kluivert – che se guardate a quello che fa, sembra Allen Iverson ma con la palla tra i piedi – El Shaarawy, Perotti e Under, che ha fatto una buona seconda parte di stagione l’anno scorso. Se questi sei davanti stanno bene, dobbiamo dargli la palla e metterli in buona posizione per farli segnare. Non abbiamo segnato tanti gol l’anno scorso rispetto al talento che abbiamo in attacco. Abbiamo segnato una ventina di gol in meno rispetto alla stagione precedente. Avevamo bisogno di qualcuno che distribuisse bene la palla – e ne abbiamo comprato qualcuno quest’anno – ai talenti che abbiamo davanti. Ecco perché abbiamo preso Cristante, Coric, e abbiamo ancora un po’ di cose che stiamo facendo. Passando alla fascia sinistra, c’è Luca Pellegrini, che credo sia un giovane di grande talento. A destra c’è Karsdorp, che ora sta bene. L’anno scorso abbiamo avuto qualche problema su quella fascia, ci aspettavamo che giocasse lui, ma è stato fuori per tutta la stagione». Il presidente ha speigato la cessione di Alisson al Liverpool: «Dai, siamo seri. Lui è fantastico. Ci ho parlato il giorno in cui è partito, gli ho augurato buona fortuna e grande successo, a parte concederci 5 o 6 gol nel caso in cui dovessimo giocare contro… Ha detto che non può, ma possiamo ancora lavorarci su (ride, ndr). Settanta milioni sono tanti. Ora abbiamo preso un portiere veramente bravo, credo che sia molto sottovalutato. Monchi stesso è stato un portiere, quindi sa bene chi ha talento in quel ruolo. Stiamo provando a rinforzare anche la difesa dandogli maggiore capacità di cominciare l’azione da dietro, abbiamo avuto qualche problema l’anno scorso. Mentre a centrocampo abbiamo avuto qualche problema nel distribuire il pallone. La decisione su Alisson? Abbiamo trovato un altro buon portiere, che pensiamo sarà molto bravo. Quei soldi ci danno la possibilità di andare a rinforzare un altro paio di ruoli – ad esempio Malcom – che pensiamo possano aiutarci quest’anno o nel futuro. Lo stiamo facendo ora. Io, Monchi e Baldini abbiamo parlato per più di un’ora ieri sera su un paio di giocatori in diversi ruoli. Ad esempio non pensavamo di dover andare a prendere un’ala destra. Con Malcom si era presentato l’opportunità, è un’ala destra mancina. Non ci siamo seduti e abbiamo detto: dobbiamo prendere un’ala destra. Ora penseremo a un paio di ruoli dove pensiamo di poterci rinforzare, ecco a dove porta la vicenda Alisson. Se puoi prendere tre bravissimi giocatori con i soldi fatti per aver venduto un bravissimo portiere… c’era poco da pensarci».
IL RICORDO DELL'IMPRESA
Pallotta non pò dimenticare l'exploit della Roma nell'ultima Champions: «La vittoria col Barcellona ci ha aiutato è stata una di quelle partite che accade poche volte, sei sotto 4-1 e poi giochi la gara perfetta e vinci 3 a 0… Non smetterò di fare affari col Barcellona. Sono molto un club molto più grande di noi. Ci saranno cose interessanti nei prossimi anni, probabilmente anche prima. Sono un grande club che non ha bisogno di fare cose come quelle. Semplicemente non è stato giusto. Per qualsiasi motivo l’hanno fatto, noi non siamo affatto felici e pensiamo non sia etico agire così». Il mercato, comunque, resta d'attualità: «Non sono preoccupato per il ruolo di attaccante esterno destro. Abbiamo Under, Perotti può giocare lì, El Shaarawy pure. Se si presenta un’occasione, se pensiamo di trovarci davanti un grande talento, lo faremo. Una delle cose che Monchi e la sua squadra ha portato è quest’occhio ai giovani, anche dalle nostre giovanili. Siamo davvero felici dei nostri giovani calciatori. Oltre a questo, portiamo dentro talenti di 18-19-20 anni che pensiamo possano essere grandi giocatori per la Roma. Abbiamo una strategia molto dettagliata, Monchi si è circondato di tante bravissime persone. Stiamo facendo il possibile. Abbiamo ricostruito Trigoria e l’abbiamo migliorata. Vogliamo che tutto sia di prima classe. Vogliamo che i calciatori vengano a Roma e si godano l’esperienza, così magari restano con noi per tanto tempo se vogliamo che restino. Non è facile nel calcio. Se Malcom avrà spazio al Barcellona? Questo è un altro fattore. Non abbiamo potuto credere al fatto che lui sia andato lì a questo punto della sua carriera. Messi può giocare lì a destra, ma anche se non fosse così, non credo che giocherà tanto. Avrebbe subito cominciato da titolare sulla nostra fascia destra? Assolutamente no, Under è un ragazzo talentoso che ha fatto soltanto un anno in un grande campionato e sta migliorando sempre di più. Abbiamo una coppia di giocatori forti per ogni posizione perciò devono lottare per giocare. Alla fine Malcom è un ragazzo giovane, non so se un agente lo abbia spinto a scegliere il Barcellona ora, ma alla fine ci siamo detti che se sta prendendo questa decisione ora, forse ci siamo un po’ sbagliati sul suo conto. La cosa sorprendente, che non ha alcun senso – forse l’agente è un deficiente – è che avevano una clausola rescissoria da 120 milioni di dollari! Non capisco questa cosa. Il Barcellona è uno dei club che avrebbero potuto pagare questi 120 milioni».
IL NUOVO MILAN
«Ho pensato la cosa più ovvia che è venuta da un’esperienza di 35 anni. Ho parlato con Singer (fondatore fondo Elliott) e quello che sta cercando di fare è riportare il Milan ai suoi livelli, sta facendo molti cambiamenti e abbiamo avuto alcune conversazioni sulla Serie A e altre cose. Lavoreremo fianco a fianco per il bene del campionato. Lui può rubarmi sei anni di errori, un sacco di tempo in cose come di chi ti devi fidare e in che modo e come fare cose di questo tipo. Il Milan dovrebbe lavorare con noi e altre squadre per cercare di riportare la Serie A ad un livello migliore». Il presidente giallorosso accoglie pure CR7: «L’arrivo di Ronaldo aiuterà il campionato ed è impressionante sia andato alla Juve. Credo che aiuterà il campionato a migliorare in termini di gioco. Il nostro è davvero un campionato difficile, guardo la Liga ogni tanto e penso che ci sono una manciata di squadre che non vincerebbero una partita in Serie A. Ci sono squadre da noi che ti fanno sudare sperando di vincere la partita e a volte ti ritrovi a pensare che aver pareggiato è stata una gran cosa. Non è facile davvero e poi c’è un numero di squadre solide come Napoli, Juventus, Inter, anche la Fiorentina sta migliorando, la Sampdoria, non è facile giocarci. E’ un campionato davvero difficile. Quello che posso dire del Milan è che spero di poter collaborare per il campionato».