Roma, Rui Patricio: «Possiamo arrivare lontano in Conference, ma bisogna crederci»

Roma, Rui Patricio: «Possiamo arrivare lontano in Conference, ma bisogna crederci»
Roma, Rui Patricio: «Possiamo arrivare lontano in Conference, ma bisogna crederci»
di Gianluca Lengua
Mercoledì 16 Marzo 2022, 16:13
2 Minuti di Lettura

Rui Patricio è uno dei migliori acquisti del mercato estivo assieme ad Abraham. Sempre titolare anche in coppa, domani difenderà la porta contro il Vitesse: «Le grandi competizioni vanno giocate con ambizione e desiderio di vincere, soprattutto in un club grande come il nostro. Possiamo fare un grande passo per raggiungere un obiettivo importante». Ecco la conferenza stampa integrale del portiere giallorosso. 

È soddisfatto del suo rendimento?

«Domani sarà una partita importante. Giochiamo una competizione europea abbiamo l’occasione per lottare per vincere un titolo. Possiamo arrivare lontano, ma dobbiamo crederci. Le grandi competizioni vanno giocate con ambizione e desiderio di vincere, soprattutto in un club grande come il nostro. Possiamo fare un grande passo per raggiungere un obiettivo importante. Il mio rendimento? Penso solo a lavorare ogni giorno, per crescere e aiutare la squadra a vincere. Sto attraversando un buon momento di forma, ma deve servire come stimolo per crescere e migliorare. Detto questo, ciò che conta è vincere le partite».

La squadra si muove meglio con la difesa a tre o quattro? In che modo si sente più sicuro?

«A me piace giocare sia a tre che a quattro.

Quello che conta di più è l’organizzazione della squadra. Giocare a tre o quattro è diverso, poi sta a me adattarmi alla squadra. Non mi stanco di ripetere che ciò che conta di più è vincere le partite». 

La fase difensiva sembra più assestata, da cosa dipende?

«Abbiamo lavorato molto sulla fase difensiva e non è merito solo del portiere o della difesa, ma della squadra. Stiamo attraversando un buon momento difensivo perché l’idea è essere pericolosi e solo lavorando giorno per giorno si può crescere». 

Qual è la miglior parata che ha fatto? E qual è il gol in cui avrebbe potuto fare di più?

«Non c’è nessuna partita particolare. Tutte le parate sono importanti, anche quelle più facile. Sui gol che ho preso, invece, ci torno su, cerco di cogliere l’occasione per capire come allenarmi in maniera diversa. In fin dei conti a fine partita cerco di trarre qualcosa di positivo da un errore per sfruttarlo come fase di crescita e apprendimento».

© RIPRODUZIONE RISERVATA