Lazio, grandi sogni con Sarri:
l'obiettivo è arrivare tra le prime tre

Lazio, grandi sogni con Sarri: l'obiettivo è arrivare tra le prime tre
di Alberto Abbate
Martedì 8 Giugno 2021, 08:00 - Ultimo agg. 20:01
3 Minuti di Lettura

È il destino dei maestri. Poteva andare solo così. Dopo il sì di venerdì, le frenate di sabato e le ultime riflessioni, finalmente Sarri. Il sette giugno 2021 una nuova era in panchina apre i battenti, esattamente cinquant'anni dopo Maestrelli. Stessa saggezza, stessi scudetti. Almeno sino ai giorni nostri. Perché Maurizio sbarcherà presto alla Lazio con la promessa di far sognare i tifosi. Ha un milione di bonus propositi tricolori già nel biennale (con opzione per il terzo anno) da 3 milioni. Nel primo pomeriggio di ieri i contratti sono stati spediti via Pec, Lotito aveva già firmato e sperava di poter dare in serata l'annuncio, ma Maurizio si è rinchiuso a spulciarli sino a tarda sera, riga per riga, di nuovo insieme ai suoi legali. Con lui è sempre così, d'altronde per un ex bancario non poteva essere altrimenti. Analizzata ogni clausola e cavillo anche per tutti gli uomini di Sarri: Martusciello (vice), Ianni (assistente tecnico), Pertugiò (preparatore atletico) e Nenci, preparatore dei portieri a cui sarà affiancato l'highlander Grigioni. A Formello si insegnerà calcio con una tecnologia avanzata e i droni per studiare dall'alto i movimenti. Vola Lazio vola, l'obiettivo chiesto a Sarri da Lotito sono i primi tre posti. Tare ha giurato al Comandante che gli reperirà sul mercato tutte le armi. 

S'è esposto dal primo faccia a faccia a Castelfranco con Sarri, Tare lo voleva a tutti i costi. Ora sono affari suoi. Maurizio vuole lavorare al massimo con 24-26 elementi nel doppio ritiro richiesto di 21 giorni.

Rientreranno addirittura in 20 (da Vavro a Jony e Durmisi, i casi più eclatanti) dai prestiti e sarà un'impresa per il ds ripiazzare tutti. È già sotto torchio, ha seguito passo per passo la vicenda Sarri con l'agente Ramadani e difficilmente Tare rinuncerà ai suoi doveri. Anche se continuano a inseguirsi le voci d'addio nel caso in cui Lotito dovesse affidare la responsabilità della Primavera a Bianchessi. Al momento però il diesse si fida della promessa del presidente di non ridurgli i ranghi ed è già alla ricerca di Ilicic e degli svincolati di lusso richiesti da Sarri. Ce ne sono uno in Francia e uno nella Liga, altri due sono noti vecchi pupilli: Maksimovic (stesso manager) e Hysaj, con lui al Napoli, possono diventare determinanti per facilitare l'apprendimento del Sarrismo anche da parte dei top player biancocelesti. 

Se tutto alla fine andrà oggi come da scontate previsioni, Lotito potrà celebrare sia le sue capacità imprenditoriali (lo sconto ottenuto da 3,3 a 3 milioni), sia per le promesse di crescita mantenute negli ultimi anni. Nel 2016 c'aveva provato con Bielsa, poi era stato costretto a virare su Inzaghi in extremis. Stavolta è andato contro se stesso e i suoi dubbi iniziali pur d'arrivare a Sarri. Sabato aveva temuto per un attimo il peggio per i suoi silenzi, il giorno dopo ha messo da parte l'orgoglio, rotto gli indugi e risolto tutte le questioni. Anche se il Comandante lo ha fatto tribolare pure ieri, tanto che Lotito all'uscita dalla Lega è riuscito a sbilanciarsi. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA