La Lazio aspetta il Cluj, Sarri: «Conference da giocare in modo serio. Poi penseremo alla Champions»

Domani all'Olimpico l'esordio dei biancocelesti nella competizione

La Lazio aspetta il Cluj, Sarri: «Conference da giocare in modo serio. Poi penseremo alla Champions»
La Lazio aspetta il Cluj, Sarri: «Conference da giocare in modo serio. Poi penseremo alla Champions»
Mercoledì 15 Febbraio 2023, 14:55 - Ultimo agg. 17 Febbraio, 11:01
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Esordio per la Lazio in Conference League: "Quando si parla di Europa non bisogna mai disquisire, va rispettata ogni competizione e presa in modo serio. Si parla di partite sempre e comunque importanti". Sarri carica la squadra, ma può anche non essere sufficiente il suo sprone: "Se fosse così gli allenatori guadagnerebbero 100 milioni di euro l'anno e i giocatori 100mila. Certi calciatori hanno certe caratteristiche mentali, altri no. Quanto una società e un ambiente sente una partita però può incidere". Ci sarà molto turnover, ma non perché il tecnico snobba la Conference: "Il campionato è una priorità perché ci dà introiti diversi, per una crescita di una società è importante. Poi se andiamo a parlare dell'aspetto puramente sportivo, la competizione europea ci deve interessare perché è un trofeo che rimane per sempre. Uno non fa le scelte in relazione alla competizione, ma alla stanchezza dei ragazzi". 

Scelte

Ancora aperto il ballottaggio fra Maximiano e Provedel: "Non ho scelto, ho cominciato a parlare coi preparatori dei portieri. Vediamo e decidiamo oggi". Sicuramente sarà una grande opportunità per chi ha giocato meno: "Devono alzare le possibilità e il livello delle prestazioni ogni giorno in allenamento". Scalpita per una chance anche il nuovo acquisto Pellegrini: "Un ragazzo che sta crescendo a livello di condizione, gli ultimi test sono stati buoni. Deve entrare in una linea che lavora in modo diverso rispetto alle altre difese italiane, non è ancora allineato, ci sta mettendo del suo. Vediamo se domani può giocare per uno spezzone". Immobile potrebbe partire dalla panchina, comunque giocherà solo uno spezzone: "Ciro vive come tutti quelli che segnano un gol a partita e poi non segna per un po'.

Ha un po' di giramento, è normale. Deve crescere di condizione, non si può allenare tantissimo viste le gare ravvicinate, ha bisogno quindi a questo punto di giocare. Sicuramente non può fare due gare da 90 minuti in 3 giorni".

Avversario

Guai a guardare al nome del prossimo avversario: "Inutile pensare al blasone di una squadra, a livello europeo vengono fuori sempre gare tirate, al limite dal punto di vista fisico. Approcciare alla gara pensando che non sia difficile è qualcosa di superficiale che si paga carissimo. Lo sappiamo. Ho visto le ultime partite del Cluj, sono poco indicative per le condizioni atmosferiche. Campo ghiacciato, neve, vento. Vengono fuori match particolari, ma ho visto che hanno due-tre giocatori di livello. Krasniqi mi è sembrato forte e pronto per qualsiasi piazza". Serve mentalità: "Per costruire un modo di pensare ci vogliono anni. Nasce dalla quotidianità, da quello che si dice e si fa tutti i giorni. Non penso che sia possibile farlo in 3-4 giorni, da lunedì al giovedì. Tutto nasce dalla ripetitività della quotidianità". E anche dalle maggiori possibilità di rotazioni nella rosa. La Lazio è arrivata in Champions nel 201 quando ha abbandonato l'Europa: "Penso di sì, spero di non andare fuori. Se il viatico fosse questo... Ogni anno fa storia a sé, io ti posso dire quello che pensano da fuori. Quando ero alla Juve, nel momento che la Lazio era seconda dietro 1 punto e 2, mi dissero concentrati sull'Inter perché la Lazio non ce la può fare". 

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