22 anni e un futuro ancora tutto da scrivere. Ma Gianluca Scamacca è uno di quei ragazzi che sa bene cosa vuole: fare centro. Inteso come segnare tanti gol, ma anche come diventare un attaccante di fama mondiale. Non è il tipo che si accontenta. Non è il tipo da mezze misure. Non è il tipo che passa inosservato. Volendo fare un paragone che forse può sembrare azzardato, ricorda Christian Vieri all'inizio della carriera. Non fosse altro che per il fisico possente. Altro che falso nove, Scamacca è uno che l'area avversaria la occupa di peso, pur muovendosi con leggerezza.
Prima di arrivare in serie A ha dovuto fare la sua gavetta. Addirittura all'estero, in Olanda, dove ha giocato (una manciata di presenze con il Pec Zwolle) per qualche mese tra il 2018 e il 2019. Poi il rientro alla base, al Sassuolo che però lo ha mandato in giro a farsi le ossa. Serie B con l'Ascoli, serie A con il Genoa, la scorsa stagione, in fine il ritorno alla base. Quest'anno partiva alle spalle di Raspadori nelle gerarchie di Dionisi ma a fare a sportellate non è secondo a nessuno e così si è conquistato una maglia da titolare a suon di gol: 4 in 14 presenze. L'ultima rete ha impiegato poco a diventare la copertina dell'ultimo turno di campionato: un missile terra-aria che si è andato a stampare sotto l'incrocio dei pali della porta del Milan a San Siro.
Ma ultimamente è la famiglia di Gianluca ad aver conquistato le prime pagine. Il nonno Salvatore, 62 anni, è stato arrestato dalla Polizia a Serpentara, nei pressi di Roma: dopo aver litigato con un uomo, è entrato in un bar del quartiere per cercarlo armato di coltello e ubriaco. Il titolare del locale ha chiamato la polizia che è subito intervenuta: Salvatore Scamacca ha reagito agli agenti prima di essere disarmato e ammanettato. È stato arrestato per minacce e resistenza pubblico ufficiale. L'estate scorsa Emiliano Scamacca, 45 anni, padre del calciatore romano, era stato arrestato invece a Trigoria per aver creato scompiglio nel centro sportivo della Roma danneggiando lampioni e auto parcheggiate, rivendicando il pagamento di una somma di denaro. Il figlio aveva giocato nelle giovanili giallorosse.