Sassuolo-Salernitana, arbitro rosa:
un raggio di (Maria)Sole in serie A

Sassuolo-Salernitana, arbitro rosa: un raggio di (Maria)Sole in serie A
di Cristiano Tarsia
Giovedì 29 Settembre 2022, 08:21 - Ultimo agg. 21 Febbraio, 14:28
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«Per noi è un arbitro qualsiasi». I fischi e i cartellini di Ferrieri Caputi, però, non saranno qualsiasi. Inutile girarci attorno. La designazione per Sassuolo-Salernitana, domenica, di Maria Sole, prima donna a dirigere una gara di serie A, se non è una rivoluzione per il nostro calcio poco ci manca. Certo, la strada è tracciata da tempo. Arbitri donne in campo internazionale ce ne sono. La Ferrieri Caputi è il terzo a dirigere nei top 5 tornei europei dopo Bibiana Steinhaus (esordio Hertha-Werder Brema, il 10 settembre 2017) e Stéphanie Frappart (Amiens-Strasburgo, il 28 aprile 2019). Ma comunque per la nostra Italia è una designazione che fa notizia. Anche se alla Federcalcio la parola d’ordine, giustamente, è di far passare la novità come un episodio normale.

«L’esordio di Maria Sole in serie A? Ha qualità indiscutibili, adatte alla massima serie». È sicuro Gianluca Rocchi, designatore arbitrale, all’incontro con la stampa tenutosi ieri in Figc. «Lei è entrata nel gruppo come un arbitro qualsiasi, viene trattata come un arbitro qualsiasi. Non sarà l’unica a fare un esordio veloce, abbiamo deciso di accorciare i tempi per tutti».



Sulla stessa lunghezza d’onda Alfredo Trentalange, presidente dell’Aia (l’associazione italiana arbitri). «Qui non viene dato per privilegio quello che spetta per diritto, noi non siamo Mafia - dice il rappresentante della classe arbitrale - Questa persona si è guadagnata questo percorso, sono anche emozionato, per noi e per l‘associazione. È un momento di grande soddisfazione, non è retorica, è un successo di tutto un movimento fatto da 30mila persone che vivono anche episodi, come quelli della violenza, che non possiamo più sottacere.

Sono soddisfatto del lavoro di Rocchi». 

31 anni, professionista da 7, la Ferrieri Caputi è livornese. Ha due lauree, sia in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all‘Università di Pisa che in Sociologia all‘Università di Firenze. Attualmente lavora a Bergamo in un centro studi di diritto del lavoro. Inoltre, svolge anche il ruolo di ricercatrice universitaria. Sin qui il lavoro, a cui ha affiancato la passione per il calcio presente da sempre. Che l’ha portata nella sua Toscana a fare tutta la consueta gavetta tra giovanili e dilettanti. E per l’esordio nella massima serie era solo questione di tempo. Visto che la scorsa stagione aveva arbitrato in Coppa Italia, sedicesimi di finale, una gara tra il Cagliari, allora in serie A, e il Cittadella. Gara alquanto convulsa sul piano arbitrale, visto che Maria Sole dovette annullare, con l’aiuto del Var, ben tre gol. Alla fine, però, il suo operato venne ben giudicato dal designatore.

Positivi i commenti dei suoi ex colleghi. Paolo Tagliavento, ora dirigente della Ternana, spiega che «non fa alcuna differenza tra arbitri uomini o donne, importante che siano preparati e poi abbiamo già avuto assistenti donne». Secondo Massimo De Santis, invece, «farà bene, l’importante è che superi la tensione dell’esordio, avrà i riflettori puntati su di lei e non sarà semplice ma credo abbia la capacità per restare lucida e fare un buon lavoro».
La stessa serie A accoglie con soddisfazione la designazione di Ferrieri Caputi.

«Speravo avvenisse addirittura alla prima giornata, in realtà - spiega Lorenzo Casini presidente della Lega -, però ho capito bene a Sportilia (al raduno pre-campionato degli arbitri, ndr) quali sono i meccanismi, quindi è stato anche giusto così. È forse una delle più belle notizie che abbiamo ricevuto negli ultimi mesi».

«Bella notizia» anche per un profondo conoscitore del calcio italiano come Adriano Galliani, ad del Monza. «Sono sempre stato a favore delle donne, per definizione va bene».

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