Scudetto, sfide tra i veleni:
«Bisognava rinviare le gare»

Scudetto, sfide tra i veleni: «Bisognava rinviare le gare»
di Roberto Ventre
Sabato 16 Ottobre 2021, 08:30 - Ultimo agg. 19:03
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Lazio-Inter, il campionato riparte subito con una grande sfida da vertice e con le polemiche. I due tecnici Sarri e Inzaghi accendono la vigilia del match puntando l'indice sulla problematica legata alle condizioni dei calciatori di ritorno dagli impegni con le nazionali. «Dovrò parlare con Correa, Lautaro e Vecino e vedrò come staranno: dobbiamo stringere i denti e valutare come arriveranno i tre sudamericani. Brava la Liga a rinviare le partite, noi dovevamo parlarne a inizio stagione», le parole di Simone Inzaghi, tecnico dell'Inter, che tornerà da ex all'Olimpico contro la Lazio, dopo i tanti anni trascorsi con i biancocelesti prima da calciatore e poi da allenatore. «Ci era capitato anche dopo l'ultima sosta ma avevamo giocato di domenica - ha aggiunto - Ora è particolare. Sanchez e Vidal non verranno con noi a Roma perché sarebbero rientrati alle 3 di notte». Duro sull'argomento anche Maurizio Sarri, l'ex allenatore del Napoli. «In queste due settimane ci siamo allenati a ranghi ridotti, è difficile valutare la squadra quando si hanno 12-13 giocatori. Tutti i mesi facciamo 7 partite in 20 giorni e poi i calciatori vanno in nazionale, si allenano più con i rispettivi ct che con me. Non siamo più di fronte a uno sport ma a uno show dove si cerca di spremere soldi agli appassionati. Forse è un calcio che non mi appartiene più, io sono un allenatore da campo». L'incognita legata ai nazionali, una delle possibili chiavi di Lazio-Inter che si gioca oggi all'Olimpico. Impegno sulla carta non facile per i nerazzurri contro una squadra in cerca di riscatto dopo il pesante ko di Bologna: l'Inter occupa il terzo posto in classifica a quattro punti di distanza dalla capolista Napoli che giocherà domani contro il Torino e proverà ad allungare a otto la serie di vittorie consecutive per consolidare il suo primato in classifica. 

E stasera tocca anche al Milan, il più immediato inseguitore degli azzurri, secondo con due punti di distacco. Tante assenze per Stefano Pioli nella sfida contro il Verona: il portiere Maignan starà fuori per due mesi e mezzo, Theo Hernandez è stato fermato dal Covid e ieri è arrivata anche la cattiva notizia della positività al Covid di Brahim Diaz. Il Milan perde pezzi ogni giorno, uomini fondamentali per il gioco e l'equilibrio della squadra: il portiere, l'esterno di spinta e ora il trequartista, il giocatore che ha fatto il salto di qualità più evidente in rosa. «La sfortuna esiste solo per chi si sente sfortunato. Dobbiamo stringere i denti davanti alle difficoltà e dimostrare le nostre qualità nel superarle», le parole di Pioli che si ritrova a gestire l'ennesima emergenza ma non si aggrappa agli alibi e annuncia il rientro di Giroud. «Ha sfruttato bene questa sosta. Finalmente è libero dalla lombalgia e è sicuramente disponibile». Intanto Ibrahimovic sta meglio e dovrebbe far parte del gruppo, anche se il tecnico rossonero deciderà solo stamattina sulla sua convocazione. Il Milan finora è riuscito sempre a rispondere nel migliore dei modi alle situazioni negative e ora dovrà evitare le insidie del match contro il Verona, imbattuto dall'arrivo in panchina di Igor Tudor al posto di Di Francesco (due vittorie e due pareggi). 

L'altro appuntamento molto atteso è la sfida tra Allegri e Mourinho, i due allenatori che si sono punzecchiati più volte in passato: Juventus-Roma sarà il posticipo di domani sera all'Allianz Stadium, una sfida che vivrà anche sul confronto tra i due allenatori.

Dopo l'inizio choc i bianconeri hanno conquistato tre successi riprendendo quota ma sono ancora a dieci punti di distanza dal Napoli. Chiesa è il più in forma del gruppo Juve, reduce da due grandi prestazioni con l'Italia di Mancini, da centravanti dovrebbe toccare a Kean: la Roma è attesa al solito esame con le grandi. Da verificare le condizioni di Abraham, infortunatosi in nazionale con l'Inghilterra, Shomurodov è pronto a sostituirlo, mentre tra i più attesi ci sono Pellegrini, che ha smaltito la febbre, e Zaniolo pienamente recuperato. Uno scontro diretto tra due big, anche se i bianconeri al momento sono ancora indietro in classifica, che potrà essere molto indicativo sia per la Juve che per la Roma.

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