La rivoluzione è iniziata: l'Assemblea di Lega serie A sceglie la cordata CVC, Advent e Fsi come partner di private equity per la creazione di una media company che sarà incaricata di vendere i diritti televisivi del campionato di calcio italiano. È passata con 15 voti a favore e 5 astenuti l'offerta presentata da CVC per 1,625 miliardi, ora parte la trattativa ma la strada è tracciata e la visione del presidente della Lega serie A Paolo Dal Pino assume maggiore concretezza. Il 9 settembre i presidenti si erano espressi all'unanimità sulla media company, oggi sono emerse le differenze manifestate soprattutto da Claudio Lotito e Aurelio De Laurentiis in merito alla presenza dei fondi. Stop agli intermediari, il valore deve restare a casa: così Dal Pino aveva riassunto la filosofia di una svolta che permette di incamerare nuovi capitali e allontanare le società di intermediazione come Wanda o Mediapro, scongiurando scenari consueti fatti di aste deserte, tribunali e controversie. La Lega diventa un broker con una propria governance che sarà il tema dei prossimi mesi. Napoli, Lazio, Udinese, Atalanta e Verona sono i club che si sono astenuti. Lotito al termine dell'Assemblea spiega che il suo non è un voto contro CVC ma contro un metodo che definisce sbagliato.
Opposta la reazione del patron granata, Urbano Cairo: «Era la scelta migliore da fare. Ora la Lega va avanti a trattare in esclusiva con CVC per 4 settimane e definiremo l'offerta. È molto importante perché al di là dell'immissione di denaro fresco che CVC farà nella newco se chiuderemo l'operazione, c'è il tema della nuova governance.