Inter, l'omaggio di Spalletti al Napoli:
«Sul piano del gioco c'è differenza»

Inter, l'omaggio di Spalletti al Napoli: «Sul piano del gioco c'è differenza»
di Salvatore Riggio
Lunedì 23 Ottobre 2017, 16:45 - Ultimo agg. 17:05
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Luciano Spalletti conosce le insidie di domani sera contro la Sampdoria. «Se mi continuate a chiedere dello scudetto, allora vuol dire che non ci possiamo arrivare perché avete dei dubbi», le sue parole.

Gara col Napoli. «Mi sono piaciute tante cose, però allo stesso tempo si trova sempre qualcosa per andare a discutere dove migliorare. Dobbiamo fare passi avanti, quindi si fa un discorso completo. Noi vogliamo arrivare, dove non lo sappiamo ma vogliamo arrivare. Dipenderà dalle dimostrazioni che vogliamo dare ogni volta».

Gap col Napoli. «Sul piano della qualità del gioco, c’è differenza. Sul piano delle possibilità di giocatori magari meno sulla fase del possesso palla e dell'anticipazione della giocata. Sono padroni di questa ricerca del gioco, hanno sicurezza delle loro qualità e sanno bene le giocate da fare: noi dobbiamo fare qualcosa in più, crescere ancora di più».

Sampdoria. «Le partite sono tutte insidiose, poi quando vai a giocare contro squadre di questo genere, con un certo entusiasmo e un certo allenatore e una certa spensieratezza diventano più insidiose. Giampaolo è fortissimo e rende fortissime le sue squadre. Dobbiamo essere bravi a ripartire da zero e affrontare le insidie di ogni partita».

Tre punti. «Non ci interessa mettere paura a nessuno, vogliamo creare un contesto dove ci si mette sempre qualcosa in più, cercare di andare sempre avanti e consolidare le nostre certezze. Guardiamo in casa nostra».

Giampaolo. «Sa fare bene il suo lavoro, lo conoscevo già perché ha allenato a Empoli. È partito da niente e allena una delle squadre più forti della serie A ed è finito nel mirino di grandi club. Se la merita tutta questa attenzione. Vorrebbe allenare l’Inter, ha detto. Io sarei il primo abbonato della stagione: per l’Inter sarebbe una garanzia, qui serve gente forte e lui sarebbe così. Si vede da come riesce a creare compattezza nel gruppo, nella capacità di lavorare fianco a fianco, nella professionalità e pignoleria nelle analisi, nei video post-gara, nel vedere gli avversari».

Step successivo. «Bisogna avere una ricerca costante di nuove opportunità. Non ci facciamo tirare nel vortice delle domande e dei commenti, sappiamo come siamo fatti, i nostri pregi e difetti. Continuate a domandare dello scudetto, ma fino a che ne parlate vuol dire che non lo siamo perché avete dubbi».
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