Dopo lo Stadium, il Milan conquista anche il Grande Torino: per i rossoneri è una passeggiata, il finale di 0-7 lo dimostra. I granata hanno già la testa allo scontro salvezza di sabato contro lo Spezia, così subiscono l'umiliazione totale da Kessie e compagni.
E adesso, conti alla mano, mancano solo tre punti per la conquista della Champions: tra il Cagliari e l'Atalanta, così i rossoneri avranno a disposizione due match point per tenere dietro la Juve. Pioli conferma nove undicesimi della formazione che ha espugnato lo Stadium, gli unici due cambi sono forzati: l'infortunato Ibrahimovic e lo squalificato Saelemaekers vengono sostituiti da Rebic e Castillejo, si accomoda in panchina l'ex granata Meite. Le scelte di Nicola fanno immaginare che il tecnico pensi già allo scontro diretto di sabato contro lo Spezia, infatti lascia fuori la coppia titolare Belotti-Sanabria per lanciare il tandem Zaza-Bonazzoli.
A riposo anche Verdi, Rincon, Ansaldi e Vojvoda, in difesa mancano Izzo e Nkoulou e ci sono Lyanco e Buongiorno insieme a Bremer. Il tecnico dà anche una chance a Linetty e Rodriguez, pedine che durante la sua gestione hanno trovato pochissimo spazio.
Pioli lascia negli spogliatoi Bennacer, ammonito, e comincia la ripresa con Meite, la sua squadra torna in campo con la voglia di chiuderla e dopo soli quattro minuti Diaz bissa il gol dello Stadium. Nicola rivoluziona il centrocampo al 56' con Rincon, Verdi e Ansaldi, è praticamente l'inizio della fine. In 17 minuti il Milan ne fa altri quattro con Diaz, Hernandez e la tripletta di Rebic. Con dieci gol sotto la Mole nel giro di quattro giorni, Pioli si avvicina sensibilmente all'obiettivo Champions, distante solo tre punti, mentre Nicola dovrà lavorare sulla testa dei giocatori al Filadelfia: resettare tutto e presentarsi a La Spezia con un tracollo nel genere non sarà così semplice, ma il Toro deve per forza per vincere per non rischiare di sprofondare.