Un 3-0 firmato da Mason, Lamela - ex giallorosso che ha detto di stare benissimo in Inghilterra - e autorete di Rodriguez. La Fiorentina ha preso una lezione di calcio dalla squadra di Pochettino, seconda in Premier a due punti dal Leicester di Ranieri. Ma gli Spurs visti contro i viola possono vincere il campionato - che manca al Tottenham dal ’61 - e pure l’Europa League. E pensare che a Pochettino mancavano alcuni protagonisti come il centravanti “uragano” Harry Cane, Dembelé, Vertonghen e Carrol. Tutti pezzi pregiati della collezione londinese.
All’andata al Franchi era finita 1-1, la Fiorentina era costretta a segnare per sperare e invece non ha mai tirato in porta. L’unico tentativo vero è arrivato nel finale con Zarate, subentrato ad uno spento Ilicic, con salvataggio sulla linea di Davies. Poi il nulla. Fino al gol di Mason - errore delle difesa viola -, la Fiorentina aveva tenuto abbastanza bene il campo, perdendo però spesso i duelli sulla prima palla, grazie anche alla grande fisicità degli inglesi. Il vantaggio ha condizionato mentalmente gli uomini di Sousa che hanno cominciato a sbagliare molto, non riuscendo a ripartire mai. In ombra i leader soliti: Borja Valero, Ilicic, Bernardeschi, Astori e anche Badelj e Vecino. Lo stesso Kalinic non è riuscito a combinare nulla di buono.
Il raddoppio di Lamela è arrivato in mischia dopo una ribattuta di Tatarusanu e infine l’autogol di Gonzalo.
Non c’è stata partita. “ì«Abbiamo perso contro une delle cinque squadre migliori in Europa - ha detto Sousa -, ma abbiamo sbagliato anche le transizioni.
LEGGI LA CRONACA
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout