Juve, Allegri: «Quattro punti
per la Champions, poi il Napoli»

Le parole alla vigilia del Venezia: «Ora abbiamo la possibilità di giocarci il terzo posto col Napoli»

Juve, Allegri: «Quattro punti per la Champions, ma mi girano le scatole per non giocarmi lo scudetto»
Juve, Allegri: «Quattro punti per la Champions, ma mi girano le scatole per non giocarmi lo scudetto»
di Alberto Mauro
Sabato 30 Aprile 2022, 14:55 - Ultimo agg. 14:56
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La Juve ha rinunciato prima del previsto a lottare per lo scudetto, ma il rimpianto più grande della stagione rimane l’eliminazione agli ottavi contro il Villarreal. «Dobbiamo tornare alla vittoria nel nostro stadio - le parole di Allegri nella conferenza di vigilia del Venezia -. Poi mancano ancora 4 punti alla certezza aritmetica per la qualificazione alla Champions League, a quota 70. Potessi vorrei rigiocare la Champions, mi hanno fatto molto piacere le parole del presidente Agnelli: la Juventus ha vinto tanto negli ultimi dieci anni e bisogna tornare a farlo nel minor tempo possibile. Abbiamo messo una buona base per tornare a lottare il prossimo campionato: ma mi girano le scatole molto per non poterlo fare quest’anno».

L’obiettivo rimane blindare il quarto posto il primo possibile, ma il terzo è alla portata. «Ora abbiamo la possibilità di giocarci il terzo posto col Napoli. Pensiamo di aver già raggiunto l’obiettivo Champions ma così non è. Consolidiamo il quarto posto poi pensiamo al Napoli. Dobbiamo fare più punti possibile da qui alla fine e nonostante il cambio in panchina e le ultime 8 sconfitte il Venezia è una squadra che non ha mai mollato. Non ci siamo persi per strada, abbiamo solo avuto un avvio di stagione difficile». Gli infortuni quest’anno sono diventati un fattore: «Arthur è recuperato.

Gli stop muscolari sono stati nella media, i traumatici sono stati quelli più lunghi. Questo ci ha penalizzato come numero ma la dice lunga su come si è comportata la squadra. Anche nelle difficoltà i ragazzi sono stati bravissimi e hanno dimostrato carattere. Turnover? Si può fare solo se giochiamo a calcetto, altrimenti dobbiamo giocare con quelli che siamo». 

 
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