Wenger, leggenda Gunners:
«Carlo, maestro come me»

Wenger, leggenda Gunners: «Carlo, maestro come me»
di Marco Giordano
Sabato 16 Marzo 2019, 08:37
2 Minuti di Lettura
Arsène Wenger è stato sulla panchina dell’Arsenal per 7492 giorni: 22 stagioni, qualcosa in più di un record. Arsene Wenger è, semplicemente, la leggenda quando si parla dei Gunners: 17 trofei tra Coppa d’Inghilterra (recordman con 7 successi), Community Shield e Premier League vinte. È per questo motivo che nel 2002 è divenuto anche Sir, per la precisione Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico, una delle più importanti onorificenze del Regno Unito. A tutto questo vanno aggiunte le 828 volte da allenatore in Premier, record all-time per la massima divisione inglese. 

LA PAUSA 
Ora, Wenger si è preso un anno sabbatico ed ha poca voglia di esporsi sui temi dell’attualità calcistica: «Sarò un tifoso dell’Arsenal la sera del match con il Napoli – spiega al Mattino - come in tutte le altre gare: non voglio dare consigli ad Emery». C’è una profonda coerenza, come sempre quando Wenger si espone: basta fare la più classica googlata per scoprire come Arsène non si è mai espresso, finora, sull’operato di Emery. 
Scontato, visto il legame, che il tecnico francese fosse dinanzi alla tv quando Pierre Van Hooijdonk, ieri pomeriggio, ha dato in sorte proprio l’Arsenal al Napoli di Ancelotti nell’urna di Nyon. 

 

IL RAPPORTO CON ANCELOTTI
Ed è più semplice strappargli qualche parola quando il discorso svicola verso un amico vero nel mondo del calcio: «Amo Carlo Ancelotti, uno dei più grandi tecnici di sempre, un vero maestro nel modo di lavorare con le sue squadre». Un maestro che ha insegnato, forse, qualcosa anche allo stesso Wenger: sono otto le circostanze nelle quali i due si sono affrontati, per cinque volte Ancelotti ha battuto l’Arsenal ed ancora brucia il doppio 5-1 della stagione 2016/2017 negli ottavi di finale di Champions, quando Ancelotti guidava il Bayern. In quella circostanza, l’attuale tecnico del Napoli contribuì con quella doppia batosta a rendere virale sui social l’hashtag #wengerout, ovvero tutti coloro che sostenevano che il francese avesse fatto il suo tempo all’Arsenal. 
«Ma, l’Arsenal – continua Wenger al Mattino – è una grande squadra e per il Napoli sarà un compito molto difficile provare a passare il turno». Chissà se la sfida del prossimo 11 aprile dell’Emirates Stadium possa essere anche un modo per un incontro anche con Aurelio De Laurentiis: qualche mese fa, proprio da Londra, partirono rumors che volevano un ADL affascinato dall’idea di portare Wenger sulla panchina del Napoli in caso di addio con Maurizio Sarri.
© RIPRODUZIONE RISERVATA