Nicolò Zaniolo nel centro del mirino: è lui il protagonista - o comunque uno dei protagonisti - del derby Lazio-Roma, finito 3-2. Prima il rigore non fischiato (e la Lazio che nella stessa azione segna il 2-0 con l'ex Pedro) poi il rigore invece assegnato (che riapre la partita). Infine, e qui partono le polemiche, l'uscita dal campo e lo sguardo rivolto verso la Monte Mario: la mano sulle parti intime e la provocazione verso i tifosi laziale.Zaniolo, si sa, viene da 2 anni durissimi: doppio infortunio alle ginocchia, due operazioni, un recupero durissimo e lungo. Ora è tornato in campo - non ancora al 100% - e Mourinho l'ha messo al centro del suo progetto. Gioca sempre, titolare. Gli manca il gol, molto.
Spesso anche quello strappo in campo che era suo marchio di fabbrica. Ci sta che sia nervoso, è giovane: ma certo il gesto di ieri è da condannare. Non proprio signorile, ecco. Lo sfottò nel derby è un classico.
Lazio-Roma 3-2, le pagelle: Felipe Anderson imprendibile (7.5), serataccia Mancini (4.5)
Si è visto di tutto nella Capitale. «Ha mostrato i genitali e il dito medio», «delicatissimo», «un signore» i commenti sui social.
Dalla multa alla squalifica: deciderà il giudice sportivo
La reazione di Nicolò Zaniolo è stata già vista e messa a referto dagli ispettori della procura federale. A decidere sull'episodio sarà dunque il giudice sportivo della serie A: si va da una semplice multa a una squalifica