VITTORIE SOSPETTE
La mancanza di denunce esplicite o di referti arbitrali puntuali (conseguenza della paura), finora avrebbe impedito alla Figc di intervenire direttamente ma ora ci sono episodi che finiranno sotto la lente.
A partire dalla gara contro il Trevignano. Il Real va in vantaggio per 3 a 0, ma gli ospiti rimontano e l'atmosfera si fa plumbea. Uno dei giocatori del Trevignano riceve un cazzotto alla schiena «da perdere il fiato», confiderà a un amico. Dietro le tribune, qualcuno vederà aggirarsi «uomini con i passamontagna che parlavano albanese», mentre sugli spalti sarebbe stato visto Marando incitare gli ultras a cori contro i singoli giocatori, chiamati per nome, «di qualcuno conoscevano pure quelli dei familiari e persino del cane». Alla fine il Real vincerà grazie a un autogol del Trevignano che se ne torna a casa umiliato e scortato dai carabinieri. Una fulminea influenza, invece, ha colpito i giocatori del Castel Sant'Elia decimandone la rosa. Dopo pochi minuti l'ultimo giocatore utile a mantenere il numero minimo ha lasciato il campo, tanto che l'arbitro ha decretato la vittoria del SanBa per 3-0 a tavolino. Ma più che un virus a spingere alla defezione sarebbero stati avvertimenti non troppo velati recapitati al team. Di recente il Procuratore Nazionale Antimafia Cafiero De Raho ha avvertito: «Le mafie nel calcio cercano di acquisire squadre minori per accreditarsi e rafforzare legami politici ed economici».