Discorso salvezza rinviato:
Hellas Verona-Napoli femminile 0-0

Napoli femminile
Napoli femminile
di Diego Scarpitti
Domenica 16 Maggio 2021, 17:46
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Una vittoria per la Champions, un successo per la salvezza. Sarà una domenica 23 maggio ad alta tensione, per far esplodere la (doppia) festa all’ombra del Vesuvio. Si aggrappano alla speranza le azzurre di Alessandro Pistolesi, che rinviano di una settimana il discorso salvezza. Fuorigrotta e Barra teatri determinanti per il destino di capitan Lorenzo Insigne e Paola Di Marino. Saranno lo stadio Diego Armando Maradona e Caduti di Brema a decidere le sorti degli uomini di Aurelio De Laurentiis e delle donne di Lello Carlino.

Se cantano «Maledetta primavera» le scaligere a fine partita, evidente la delusione sul volto di Elisabetta Oliviero. «E’ mancato il gol. Abbiamo in testa la Roma», dichiara insoddisfatta il terzino sinistro, autore di una prova generosa. Al Sinergy Stadium Hellas Verona-Napoli femminile finisce 0-0 e dunque le azzurre dovranno necessariamente sudare altri 90 minuti, per acciuffare definitivamente il tanto desiderato obiettivo stagionale. Si assottiglia ad un solo punto il vantaggio sulle titane. Finale di campionato, dunque, tutto da scrivere, perché nelle retrovie della classifica regna l’equilibrio. Napoli a quota 13 punti, San Marino a 12, in virtù del 2-1 conseguito sul Bari allo stadio Antonucci.

Le reti di Giulia Baldini al 42’ e di Viola Brambilla al  61’, intervallate dalla marcatura di Ilaria Capitanelli al 51’, mettono pressione (a distanza) al Napoli. In Veneto si conclude ad armi pari il penultimo atto della serie A, nonché ultima trasferta in programma.

Novità Martina Fusini dall'inizio, Alexandra Huynh e Sarah Huchet ritrovano la maglia da titolare. In avanti Federica Cafferata a sostegno di Isotta Nocchi. Tenuta  bianca e 4-3-3 il modulo schierato in campo. Spicca in total orange Sabrina Tasselli. Palleggiano bene le azzurre, che si distendono facilmente e occupano a dovere gli spazi. La conclusione dalla distanza di Elisabetta Oliviero (2’33”) impegna Francesca Durante, che controlla in due tempi. Nitida occasione al 15’. Nocchi stoppa, si gira, ma i riflessi pronti dell’estremo difensore gialloblu salvano la formazione di Matteo Pachera. Rischia soltanto due volte la compagine partenopea, a causa di retropassaggi azzardati. Costretta ad abbandonare la contesa l’islandese Gudny Arnadottir: problemi alla caviglia destra.

Subentra al 25’ Paola Di Marino. Prova a colpire Huchet al 38’: punizione fuori area e tiro potente ma respinge di pugno una attenta Durante.

Dalla tribuna si fanno sentire gli incitamenti del presidente Lello Carlino. Huynh commette fallo su Michela Ledri: australiana ammonita (55’) e salterà il turno con le giallorosse. Identica sorte toccherà a Di Marino al 77’: sanzionata la scivolata su Ana Jelencic. Nel tentativo di innestare le marce alte e velocizzare il gioco triplice cambio al 61’. Dentro la statunitense Mariah Cameron, l’olandese Pia Rijsdijk e la bulgara Evdokjia Popadinova, richiamate in panchina Cafferata, la svedese Jenny Hjohlman ed Eleonora Goldoni. Si riscontrano segnali di vivacità. Entra l’estone Vlada Kubassova a dare manforte, esce Nocchi. Non impattano le azzurre sulla punizione di Huchet (85’). L’assalto nel recupero trova l’opposizione di Durante. L’acrobazia della bretone su angolo di Oliviero costringe il portiere del Verona agli straordinari. Si deciderà a Barra il gran finale.

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