Il sogno di Attilio Arillo:
«Da Napoli a Euro 2022»

Attilio Arillo
Attilio Arillo
di Diego Scarpitti
Martedì 26 Gennaio 2021, 22:05 - Ultimo agg. 27 Gennaio, 06:46
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Orgoglio napoletano. Posa accanto alle quattro stelle e al logo della Figc, sormontato dalla scritta Italia, corredato dal tricolore. Felpa verde griffata e pantalone blu. Non ha resistito alla foto di rito una volta arrivato a Coverciano. Inizia così il ritiro di Attilio Arillo in azzurro. «Esserci è un’emozione bellissima», ammette il laterale classe 1994. Convocato da Massimiliano Bellarte, neocommissario tecnico della Nazionale italiana di futsal, lo scugnizzo di Pianura spera di apportare il suo contributo sul parquet nel duplice impegno contro il Montenegro (giovedì 28 gennaio) e la Finlandia (martedì 2 febbraio).

Conta di mettersi in luce «doppia A» nella fase di qualificazione al campionato d’Europa. «Sono molto felice di stare in un gruppo così bello e con campioni veri, che ti aiutano e ti danno una mano in tutto». Esterna la sua gioia il giocatore del Napoli, capolista del girone D in serie A2. «Il ct Bellarte si aspetta tanto da noi giovani», racconta il numero 9, che sta trascinando a suon di gol il suo club.

Desiderio. «Vorrei stare a lungo in Nazionale». Non si risparmia e sogna. «Darò il massimo per questa maglia e mi farò trovare pronto dal mister». Assicura impegno per una giusta causa. «Sappiamo che ci attendono due partite importanti, sono difficili ma noi siamo l’Italia e dobbiamo vincere, per qualificarci ad Euro 2022».

Fiero di rappresentare la sua città e la Campania del calcio a 5, Arillo avverte «sensazioni positive», già dall’impatto iniziale. «Coverciano è un centro spettacolare». Può concentrarsi unicamente sulle due sfide ravvicinate, visto lo spostamento del turno casalingo contro il Bovalino da sabato 30 gennaio a mercoledì 10 febbraio (ore 18). «Ci stiamo preparando al meglio, il tempo è poco ma stiamo bene».

Questione di feeling. «Non vedo l’ora di scendere in campo», conclude Arillo, che non difetta di ottimismo e scaramanzia.  

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