C’erano anche Aurora Ludovisi, Giulia Miglionico, Angela Petito, Selena Petroz e Naiely Repetti. Presenza non casuale quella delle ragazze della Primavera del Napoli femminile, perché hanno preso parte all’inaugurazione del campetto delle Vele. «Cosa vuole Scampia? Tutto». Emblematico lo striscione esposto in bella mostra all’interno della struttura riqualificata nel lotto M di viale della Resistenza.
Il rilancio parte dal calcio. Non soltanto simbolica la partecipazione delle cinque calciatrici azzurre, che si sono associate a don Aniello Manganiello, autore del libro «Gesù è più forte della camorra» e «La meglio gioventù di Scampia», e alle delle istituzioni locali, rappresentate da Nicola Nardella, presidente della VIII Municipalità. E poi Diego Armando Maradona junior, figlio d’arte e tecnico del Napoli United, e i cantanti Luciano Caldore e Valerio Jovine.
Ritorno a casa. L’iniziativa è stata ideata dai fratelli Gaetano e Tony Letizia. «Grazie Capitano», l’altro striscione indirizzato al leader del Benevento. «Vedere i bambini felici, è la cosa più bella del mondo», dichiara soddisfatto il classe 1990 . «Avevano bisogno di un campetto, di un pallone e di correre dietro a questa palla», afferma il «Frecciarossa», già autore del 2-3 ai danni della Sampdoria e del gol del pareggio contro la Juventus (1-1) in serie A. «Siamo stati fortunati a vedere un altro mondo che pensavamo non ci appartenesse», osserva Tony Letizia, attaccante della Puteolana.
«Dal basso siamo riusciti a portare a compimento il progetto», conclude Omero Benfenati del Comitato Vele Scampia. Si è trattato di un momento di festa all’insegna dello sport.