Napoli femminile, il pari con l'Inter
infonde grande fiducia nelle azzurre

Kaja Erzen
Kaja Erzen
di Diego Scarpitti
Lunedì 17 Gennaio 2022, 12:43
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L’esultanza di Kaja Erzen con la vistosa fasciatura alla caviglia sinistra. L’urlo di Rachele Baldi. L’incredulità di Romina Pinna. Lo sguardo nel vuoto di Sofia Colombo e quello compiaciuto di Martina Toniolo. E poi l’abbraccio di Claudia Mauri a Soledad Jaimes «scioglie 'o sanghe dind' 'e vene». La ragazza con le scarpe gialle (non è un titolo di un film di Martin Scorsese) regala un punto prezioso al Napoli femminile. Brilla al Suning Youth Development Centre l’intero collettivo azzurro, risisistemato per l’occasione (con ben cinque assenze) e ridisegnato al meglio in campo da Giulia Domenichetti e Roberto Castorina.

 

«Sono molto felice di aver disputato l’intera partita. Ho stretto i denti, perché ci tengo a questa squadra», ammette l’ex Milan, arrivata all’ombra del Vesuvio nella finestra invernale di mercato. «E’ un gruppo che desidera salvarsi», osserva la calciatrice di Vizzolo Predabissi. Prova di maturità contro le nerazzurre di Rita Guarino e un (quasi) derby per la centrocampista numero 88. «Punto importantissimo, siamo contentissime. Avremmo potuto fare qualcosina in più ma usciamo a testa alta».

Prova coronata dalla marcatura che ha rimesso in equilibrio la contesa contro la quarta forza della serie A. «E’ il mio primo gol in maglia azzurra. Non poteva esserci esordio migliore. E’ andata bene, ho seguito l’istinto e sono davvero felice», commenta entusiasta Mauri. Migliore prestazione stagionale in trasferta per il club presieduto da Lello Carlino. «Il Napoli ha saputo difendersi, lottare su ogni pallone, ha rincorso l’avversaria e non sono mancate le occasioni in attacco», conclude Mauri, che vede «un Napoli in crescita e con qualità».

Si tratta di un punto di (ri)partenza determinante, frutto anche dell’ottimo contributo offerto dalla slovena Lana Golob (altro innesto di mercato) e del sacrificio sulla fascia destra della sua connazionale Erzen, uscita dolorante al 70’, sostituita dall’energica procidana Paola Di Marino, artefice di un provvidenziale salvataggio di testa sulla linea di porta, dopo aver centrato la traversa e sfiorato il possibile 1-2.

Il pareggio premia il lavoro (sul rettangolo verde e negli spogliatoi) della coppia Domenichetti-Castorina, preceduto dall’impegno societario e dal rinnovato ruolo operativo del consiglio di amministrazione, che ha designato Marco Zwingauer nuovo direttore generale. Si attendono ora i recuperi della svedese Sejde Abrahamsson e della spagnola Sara Tui e del ritorno a Napoli di Emma Errico e della greca Deppy Chatznikolaou, così la rosa sarà finalmente al completo.

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