Napoli femminile, lo show cooking
di Nocchi e Cafferata

Nocchi e Cafferata
Nocchi e Cafferata
di Diego Scarpitti
Mercoledì 18 Novembre 2020, 15:38 - Ultimo agg. 18:35
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Due cuoche d’eccezione. Tra prelibatezze e risate si snoda lo show cooking di Isotta Nocchi e Federica Cafferata. Le due calciatrici del Napoli femminile hanno preparato la pasta fresca, utilizzando la farina Caputo – Il Mulino di Napoli, che da quest’anno sostiene il club del presidente Lello Carlino.

In vista della gara di Coppa Italia domenica 22 novembre a Barra con il Sassuolo (già incontrato in campionato nel terzo turno: 3-1 per le emiliane) e il big match del 5 dicembre contro la Juventus (ore 14.30 allo stadio Caduti di Brema), le azzurre si cimentano ai fornelli. «Ci dilettiamo a fare la pasta, perché ci piace un sacco mangiare bene», spiega l’attaccante classe 1996. «Non solo in campo le prodezze di Isotta ma anche in cucina: ispira sempre fiducia», ammette la 20enne centrocampista.

Napoli, città dai mille culure. «Come la pasta, giallo il mio colore preferito», rivela la giocatrice nata a Firenze, al primo anno all’ombra del Vesuvio. «Il mio verde speranza», ribatte sincera la ligure. Entrambe esibiscono con fierezza la maglia azzurra: numero 20 e 7. «Siamo concentrate, per affrontare al meglio le neroverdi. Domenica ci aspetta una partita molto importante», afferma Isotta. Dopo il primo punto colto in campionato (0-0 con il San Marino), si sogna la rivincita ai danni del Sassuolo.

Tra gol e ricette vigilia distensiva. «Il ragù il mio piatto preferito e naturalmente la pizza», sottolinea Federica. Come cantava Rita Pavone (viva la) «Pappa col pomodoro» per la toscana ex Florentia, che ha militato anche con la Fiorentina. «Dobbiamo fare di più. Sono a disposizione del tecnico Giuseppe Marino», dichiara Nocchi.

Non nasconde le sue ambizioni di vestire un’altra divisa azzurra Cafferata. «Primo scalino salito. Mi sto ritagliando spazio e qualche soddisfazione con il Napoli in serie A. Spero che il lavoro paghi presto, perché in allenamento e in partita stiamo dimostrando un bel gioco. Non so ancora quanto sia lunga la scalinata», osserva la studentessa di arti digitali.

Si gioca ancora a porte chiuse allo stadio di Barra ma non manca il tifo dai balconi. «Gara sentita contro le bianconere. Lo scorso anno pareggiai», ricorda Nocchi. «Sarà la prima volta contro la capolista. Juventus rivale storica del Napoli», evidenzia Cafferata. La sfida con Sara Gama e compagne offrirà molti spunti e aggiungerà un tassello ulteriore verso il professionismo. «Sono stati compiuti passi in avanti. A fare la differenza le strutture sportive e le figure qualificate che stanno impreziosendo il movimento. Si spera a breve il salto di qualità», conclude fiduciosa Nocchi. L’impasto è destinato a lievitare.

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