Yamaha e Ducati lanciano
la sfida alla Suzuki iridata

Yamaha e Ducati lanciano la sfida alla Suzuki iridata
di Flavio Atzori
Lunedì 22 Marzo 2021, 07:45
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MotoGP anno uno. Il motomondiale riparte dal Qatar questo fine settimana. Si ricomincia, dopo aver assistito alla disperazione pandemica di un 2020 iniziato tra mille dubbi e incognite, avvolto da un alone di paura, incertezza, precarietà che, in fondo, neanche la pista era riuscito a togliere. Si riparte dalla Suzuki e da Joan Mir campioni del mondo senza più il loro grande condottiero, Davide Brivio, passato ai lidi della Formula 1 sotto le effigi del team Alpine. Si ricomincia dalla loro costanza e velocità. 
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Una Suzuki che dovrà vedersela, è evidente, con Yamaha e Ducati. Entrambe le Case mantengono i propri assi, pur mescolando le proprie carte. Ad Iwata, la squadra ufficiale si affida a Maverick Vinales e Fabio Quartararo. El Diablo, dopo un anno passato tra alti elevatissimi e bassi deprimenti, deve puntare al titolo senza più pause mentali. La sua forza, anche mimica, esplosiva è stato il motivo per cui la Yamaha ha puntato su di lui, spostando - evento unico - Valentino Rossi nel team Petronas. Ecco, l’altra grande novità è proprio il passaggio del Dottore in una squadra sì privata, ma alla stregua di una ufficiale, in compagnia di Franco Morbidelli, vice campione del mondo 2020, e con quella maturità che, sottovoce, fa dire a più di qualcuno che, nonostante il trattamento tecnico da ultima scelta, il Morbido può essere davvero l’arma definitiva dei Tre Diapason. A carte scoperte gioca anche Ducati, che fa all in con una nuova line up, composta da Miller, oramai conscio dei propri mezzi, e Bagnaia, pronto a fare il salto definitivo.

Nel team Pramac promosso Johann Zarco, in compagnia del giovane talento Jorge Martin, mentre la compagine Avintia Esponsorama vede schierato il duo italiano Enea Bastianini - già a suo agio sulla Desmosedici dopo le prime prove - e Luca Marini, con i colori del team Sky-VR46.


TORNA MARC 
Pronta al definitivo salto la KTM, che potrebbe davvero issarsi a regina del campionato con Binder e Oliveira, mentre Petrucci è ancora alla ricerca del giusto feeling con la moto austriaca. Eppure, tra tutti questi presenti, forse il protagonista più atteso è colui che, di fatto, è mancato in tutto il 2020. Il re ha perso la corona, ma nel buio oltre i riflettori, Marc Marquez, dopo il terribile calvario passato per la rottura dell’omero, con ben 3 operazioni, sta spingendo per tornare a correre. In Qatar il box con il numero 93 è pronto: vederlo in griglia a Losail non sarebbe utopia e, certamente, sarebbe già una vittoria dopo quanto passato. A proposito di sofferenza e resilienza, l’ultimo pensiero va ad una Aprilia pronta a spiccare il volo con una nuova moto. Il 2021 ha invece assunto una tinta oscura dopo la scomparsa del suo condottiero, Fausto Gresini. Ed allora, che sia un mondiale degno della figura di Fausto: vincente nella vita come pilota, ma sopratutto come uomo.

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