E ora ritorna l'allarme per Sofia Goggia. L'ottimismo sul recupero da record della campionessa olimpica di PyeongChang 2028 nella sua specialità, la discesa libera, ha ceduto il passo alla prudenza della realtà. «Sono
state due settimane difficili, essere qui è già un grande successo, ma non garantisco nulla», ha affermato senza nascondere l'emozione dopo aver testato la neve e la pista di Yanqing. Del resto, il grave infortunio di Cortina del 23 gennaio non ci voleva, proprio al ginocchio, quando era in un eccezionale stato di grazia: Goggia è arrivata lo stesso ai Giochi invernali di Pechino, speranzosa di poter difendere il titolo nella discesa libera del 15 febbraio. «Le condizioni sono quelle che sono. Ho ancora un pò di tempo, ma non posso garantire nulla, neanche la partecipazione alla discesa», ha ammesso Goggia, con voce rotta, nascosta nel suo casco. «Ce la metterò tutta, ringrazio gli italiani per l'affetto dimostrato. A volte si sente la tensione addosso, ma anche l'affetto», ha aggiunto. «Mi dispiace di non poter essere la solita Goggia competitiva, ma le condizioni sono queste. Valuteremo giorno per giorno».
La Federazione
Dalla Federazione, tuttavia, si fa notare che il percorso che si sta seguendo sarà lungo e poi si vedrà quale sarà la reazione. «In altri termini, non è tutto scontato», in un senso o nell'altro, perché se «il ginocchio tiene, se c'è il movimento giusto e la pressione corretta può accadere di tutto».