Il presidente Giovanni Malagò si è intrattenuto con i giornalisti intervenuti alla conferenza stampa a margine della Giunta Nazionale del CONI svoltosi in mattinata all'Allianz Tower di Milano. Tanti gli argomenti trattati dal n. 1 dello sport azzurro, a partire dalla guerra:
«Il mondo dello sport sta facendo il massimo possibile per supportare il popolo ucraino. Stiamo svuotando i magazzini del CONI anche con dei cimeli d'annata e li manderemo tramite il CIO alla cooperazione. Il comitato ungherese distribuirà alla popolazione materiali e vestiti. Sono in contatto con Serhij Bubka, ci stiamo muovendo per ospitare atleti e atlete nei nostri centri. Il corso della storia - ha aggiunto preoccupato - sta prendendo una piega per cui è pensabile che qualche nazione non ci sia alla prossima Olimpiade».
Sulla decisione di escludere gli atleti russi e bielorussi dalle attuali paralimpiadi: «La mia posizione è quella di membro del CIO, che fa parte di una famiglia. Non mi tiro indietro. Il CIO è stato il migliore in assoluto e dopo poche ore dall'invasione è stato convocato il comitato esecutivo e mandata una comunicazione alle federazioni, senza se e ma, dicendo i giochi finiscono qui per russi e bielorussi. Poi, siccome per alcune competizioni, come la coppa del mondo, la scherma o il tiro, gli atleti erano già sul posto, è stato detto a chi è arrivato che poteva partecipare. Quello che è successo lo sapete, gli atleti del altri Paesi si sono rifiutati di gareggiare contro russi e bielorussi. Quindi o saltavano le Paralimpiadi oppure a malincuore non c'era alternativa».
La conferenza stampa si è svolta a San Siro che, come annunciato dal sindaco Giuseppe Sala, ospiterà la cerimonia d'apertura dei Giochi Olimpici invernali di Milano-Cortina: «I lavori stanno procedendo ma siamo in ritardo, dobbiamo recuperare.
Sul palazzetto Santa Giuliana: «Sarei poco serio se dicessi che non c'è preoccupazione, così come su ogni lavoro del dossier olimpico. C'è piena fiducia da parte di chi lo sta seguendo. Noi verifichiamo e controlliamo, parlo quotidianamente con il sindaco Sala. Va detto che il Palazzetto non rientra tra le opere che hanno a che fare con l'agenzia visto che è una struttura privata».
Infine un ritorno sugli screzi tra Arianna Fontana e la FISG: «La situazione Fontana va risolta, penso che ci si debba incontrare. Penso si debbano incontrare la FISG, che è l'interlocutore principe, con il CONI e con Arianna, che è la più grande di tutti i tempi. Nell'interesse di tutti bisogna trovare il modo di convivere il più possibile felicemente. Ma credo che si troveranno tempi e parole per un'intesa nell'interesse dello sport italiano anche verso Milano-Cortina».
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