Irma Testa vince il match dei quarti di finale contro la canadese Veyre ed entra ufficialmene nella storia sportiva come prima pugile italiana a vincere una medaglia olimpica.
Un sogno a cui puntava fin da Rio, che vide svanire a causa dalla sconfitta contro la campionessa del mondo in carica della categoria, Estelle Mossely.
«Butterfly» è il documentario della sua vita, racconta come una giovane adolescente, cresciuta tra le strade di Torre Annunziata, si ritrovi a rinunciare a tutta la spensieratezza tipica della sua età, alla vicinanza degli affetti familiari, all'amore e alla scuola, per seguire il suo grande amore per la boxe.
È un film che permette di comprendere l'importanza della perseveranza, del coraggio e pone sotto una luce diversa la sconfitta, la stessa Testa infatti, in seguito alla delusione di Rio, afferma di aver imparato la lezione più dolorosa, importante e utile. «Ho capito quali sono gli errori da non ripetere e quali sono le cose che non avevo fatto. Oggi quei quarti di finale sono diventati “il mio tesoro”, convinta che dalle vittorie si prende poco, dalle sconfitte invece impari a cambiare il tuo percorso, ti rendono più forte».