Jessica Rossi, eliminata la portabandiera:
«Nessun rimpianto, le altre più brave»

Tokyo 2020, Jessica Rossi eliminata: «Nessun rimpianto, le altre più brave di me»
Tokyo 2020, Jessica Rossi eliminata: «Nessun rimpianto, le altre più brave di me»
Giovedì 29 Luglio 2021, 07:57 - Ultimo agg. 20 Febbraio, 03:16
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Non ce l'ha fatta, Jessica Rossi. Una dei due portabandiera azzurri nella cerimonia di apertura di Tokyo 2020, si è fermata poco prima di raggiungere il traguardo della Fossa donne. E quindi, dopo la delusione di Rio 2016, in cui era arrivata solo sesta, un'altra brutta pagina a cinque cerchi per la campionessa olimpica di Londra 2012. A portare avanti l'Italia nel tiro a volo, trap donne, ci sarà solo Silvana Stanco, qualificata tra le prime sei con il terzo posto e 121 piattelli colpiti su 125. Con lei ci sarà anche la sammarinese Alessandra Perilli.

Rossi: «Nessun rimpianto, le altre più brave di me»

A caldo, arrivano anche le prime dichiarazioni della tiratrice emiliana, classe 1992: «Che volete che dica, sto ancora realizzando. Ho fatto 119, quindi un'ottima gara, e non credo di essere mancata in qualcosa o di non essere arrivata pronta, sono state le altre a dimostrarsi fortissime, e non mi aspettavo che qui ci fosse un livello così alto», ha esordito Rossi.

«Se le altre sono state più brave di me non posso recriminare nulla. L'Olimpiade è così: ti prepari quattro anni, in questo caso cinque, per due giorni di gara - ha spiegato ancora -. Porto comunque via dei ricordi meravigliosi, ho fatto la portabandiera della delegazione
italiana più folta di sempre». Perché sì, si deve sempre vedere i lati positivi.

 

«Ho dato tutto e nell'ultima serie non sono partita tesa, anche se sapevo di dover fare 25 per poter passare. Ma c'ero sia mentalmente sia tecnicamente . È venuto fuori uno zero, ma non posso dire di aver perso la finale al penultimo piattello, perché ce n'erano altri cinque sparsi nei turni precedenti». Nessuna scusante, insomma, neanche il carico motivo di essere stata scelta per rappresentare gli azzurri nella cerimonia di apertura: «È stata una bella responsabilità, ma non ha influito sulla mia gara, io sono arrivata a Tokyo pronta. Aver fatto il portabandiera è stato qualcosa di molto bello e, come ho già
detto, porto via da Tokyo questo ricordo meraviglioso».

C'è la gara a coppie miste, in cui "rischia" di dover tirare con l'ex marito, Mauro De Filippis: «Non mi piace quando mi vengono attribuite certe dichiarazioni - ha risposto a domanda diretta Rossi -: io non ho mai detto di non voler sparare con Mauro».

 
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