L'asse tra Coni e Regione Campania:
«Orgogliosi dei nostri atleti a Tokyo»

Sergio Roncelli
Sergio Roncelli
di Diego Scarpitti
Venerdì 6 Agosto 2021, 10:54 - Ultimo agg. 15:24
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Luca Curatoli, Irma Testa, Marco Di Costanzo, Matteo Castaldo e Giuseppe Vicino. Medagliati olimpici alla prima e alla seconda esperienza a cinque cerchi ma anche campioni di spessore e talenti lontano dal podio come Alessandro Sibilio, Mario Sanzullo, Cristina Chirichella, Monica De Gennaro, Angela Carini, Rossella Gregorio, Vincenzo Dolce, Alessandro Velotto, Vincenzo Renzuto Iodice, Stefania Pirozzi, Gennaro Di Mauro, Dariya Derkach, Giovanni Abagnale, Raphaela Boaheng Lukudo, Teodorico Caporaso, Tammaro Cassandro, Angelo Crescenzo, Christian Parlati e Vincenzo Abbagnale. Sono solo la punta dell’iceberg del robusto e vario movimento sportivo campano, eccellenze incontrastate che hanno appassionato tutti, onorando Napoli e la Campania e rendendo orgogliosa l’Italia intera, poco incline a valorizzare e ad esaltare i suoi atleti. 

 

«Lo sport italiano, come sempre, grazie ai prestigiosi risultati di Tokyo 2020, vive un momento magico», spiega soddisfatto Sergio Roncelli, presidente Coni Campania. «Siamo orgogliosi di poter rimarcare quanto avviene e di ringraziare gli atleti, i tecnici (in primis Sandro Cuomo e non solo), i dirigenti, le società sportive, le Federazioni, i gruppi militari e tutti coloro che, spesso nelle «retrovie», contribuiscono a costruire questi successi». Nell’ombra ma anche visibili: in pedana, in piscina, in pista e via discorrendo. 

«Abbiamo l'ennesima dimostrazione che la storia ultracentenaria del movimento sportivo italiano viene costruita sempre dalla passione e dalle eccezionali capacità e competenze specifiche del Coni e delle Federazioni sportive nazionali», sottolinea Roncelli. «Inoltre ancora una volta lo sport svolge un rilevante ruolo sociale ed economico, portando in tempo reale in tutto il mondo l'immagine positiva dell'Italia». Senza tralasciare il messaggio di benessere e ottimismo, ricadute benefiche in termini di aggregazione, e un impatto poco invasivo sul Servizio sanitario nazionale

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«Anche in questa difficile Olimpiade, lo sport campano ha contribuito in maniera significativa alla delegazione olimpica. Desidero ringraziare i nostri 24 atleti che hanno partecipato ai Giochi e che, con le loro prestazioni, hanno evidenziato la grande qualità dello sport di vertice in Campania». Saluti dal Giappone, con la testa già proiettata alla Francia. «E’ il momento di festeggiarli ma da domani dobbiamo guardare a Parigi 2024, e il Coni Campania, grazie ai progetti che sta sviluppando in sinergia con la Regione Campania e con l'Arus (diretta da Flavio De Martino) già lo sta facendo», conclude Roncelli.

Gioco di squadra tra istituzioni (che prima del 2019 è mancato) e sport prioritario nell’agenda del decisore pubblico. Solo così si vince, insieme.

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