Settebello in volo per Tokyo, Dolce:
«Sogno olimpico emozione unica»

Vincenzo Dolce e il Settebello
Vincenzo Dolce e il Settebello
di Diego Scarpitti
Lunedì 19 Luglio 2021, 18:36 - Ultimo agg. 18:46
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E venne il giorno della partenza. Da Roma volo per Tokyo delle ore 17.40. Il «branco» azzurro in fase di decollo, per coronare il sogno a cinque cerchi, rinviato di un anno. Zainetto in spalla e sorrisi per il romano Nicholas Presciutti, il pescarese Francesco Di Fulvio, i due napoletani Vincenzo Renzuto Iodice e Alessandro Velotto e il salernitano Vincenzo Dolce. «Emozione davvero unica», spiega il difensore del Brescia, campione d’Italia in carica, alla sua prima presenza ai Giochi.

«Partecipare alle Olimpiadi è sempre stato il mio sogno fin da bambino», racconta l’ex pallanuotista di Posillipo e Canottieri Napoli. «E’ un sogno che si avvera», continua entusiasta il campione del mondo. «Ancora non ci credo. Appena salirò sull’aereo, sarò convinto di quello che sto facendo», ammette il giocatore insignito del Collare d’oro al merito sportivo, l’onorificenza più prestigiosa tributata dal Coni, per l’impresa iridata firmata a Gwangju nel 2019, in Corea del Sud.

«Andiamo in Giappone carichi e consapevoli che possiamo fare bene. Siamo un ottimo gruppo», evidenzia Dolce. Settebello agli ordini del commissario tecnico Sandro Campagna, già eroe di Barcellona 1992, insieme a Carlo Silipo (attuale ct del Setterosa), i fratelli Franco e Pino Porzio, Mario Fiorillo, Marco D’Altrui, Nando Gandolfi, Sandro Bovo, Amedeo Pomilio e altri. «Siamo una Nazionale attrezzata e possiamo dire la nostra», auspica convinto il giocatore campano. “Dobbiamo essere coscienti del nostro valore e giocare di squadra».

La forza del gruppo per andare lontano e affrontare temibili avversari, in vasca e non solo. «Sarà un’olimpiade atipica con tutte le restrizioni del caso. Sicuramente ci adatteremo al rigido protocollo». Insidia Covid-19. Non manca però l’ottimismo. «Cercherò di vivere al meglio questo sogno, che rappresenta l’aspirazione massima per ogni atleta. E poi indossare la calottina azzurra con gli amici di sempre, con i quali sono cresciuto, è ancora più bello», afferma Vincenzo. «Sono contentissimo», conclude Dolce, esternando le sue emozioni. Settebello made in Campania più forte dello scetticismo generale e della paura della pandemia.

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