Goggia: «Avevo ancora uno spazietto
a casa... Dalla Vonn prima chiamata»

Sofia Goggia
Sofia Goggia
di Giacomo Rossetti
Martedì 15 Febbraio 2022, 10:40 - Ultimo agg. 12:35
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Mentre il suo argento a Yanqqing è già Storia dello sport, Sofia Goggia dà spettacolo in conferenza stampa: «Ieri avrei firmato per arrivare seconda, complimenti alla Suter. Mi dispiace un po' per l'oro, ma oggi è stata quasi la giornata più facile dopo un periodo veramente tosto». Questo successo è «per me stessa e per tutti coloro che ci hanno veramente creduto». Dopo Cortina sembrava tutto andato in fumo: «Il lunedì dopo ero parecchio giù. Il momento più difficile quando ho rimesso gli sci qui in Cina». Non è da tutti buttarsi giù da una discesa mai provata prima. «Anche nelle giornate più buie ho sempre avuto in me una luce che mi ha guidata, e di questo sono grata». La fede ha aiutato Goggia a tenere duro: «Nel momento in cui ti viene da essere blasfemo e bestemmiare contro il cielo, mi sono detta: se questo è il mio disegno lo accetto».

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«LA MIA GARA COME UNA TRAGEDIA»

Goggia prosegue a valanga: «Ringrazio entrambi i medici, saranno stati anche minacciati dai colleghi (ride, ndr) perché si sono presi delle responsabilità allucinanti. Ho sempre preso le loro parole come il Vangelo, e infatti dieci giorni dopo ho fatto una sciatina. Il crederci fino alla fine ha accelerato il processo di guarigione». L’avvicinamento alla gara è «stato come una tragedia greca. Lindsey Vonn è stata la prima persona che ho sentito in videochiamata prima della premiazione, mi ha detto che conosce bene la sensazione di volere comunque l’oro». Un pensiero anche per Nadia Delago: «Ha girato tutta la stagione intorno al podio e poi ci è salita sul momento più importante della stagione».

Sofia chiude con una rivelazione: «Ho dato una carezza e un bacino alla medaglia di Pyeongchang, lasciando uno spazietto per un eventuale altro alloro (ride, ndr). Torno a casa, mi riposo tre giorni, poi ritorno in pista perché c’è una Coppa del Mondo di discesa da vincere!».

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