Tokyo 2020, confermata la positività al doping dello staffettista brittanico

Tokyo 2020, confermata la positività al doping dello staffettista brittanico
Tokyo 2020, confermata la positività al doping dello staffettista brittanico
Martedì 14 Settembre 2021, 19:53 - Ultimo agg. 20 Febbraio, 13:49
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Una in pista, una fuori e poi la conferma. La Gran Bretagna dell'atletica leggera conta le batoste e poi le ferite: l'Agenzia internazionale per il controllo del doping, infatti, ha rilevato sostanze vietate nel secondo campione di Chinjindu Ujah, velocista e staffettista medaglia d'argento a Tokyo 2020, la stessa gara che ha visto trionfare i nostri Lorenzo Patta, Marcell Jacobs, Fausto Desalu e Filippo Tortu proprio al fotofinish.

Tokyo 2020, Ujah e la staffetta d'argento rischiano la squalifica

Ujah era stato sospeso dal 12 agosto dalla Athletics Integrity Unit dopo che le prime analisi avevano evidenziato la «presenza/uso di una sostanza proibita (Ostarine e S-23)». Il caso è stato trasferito al Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas) che dovrà pronunciarsi su un'eventuale squalifica della squadra britannica.

 

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