Check up Rari Nantes Salerno-Posillipo 8-7, il derby si tinge di giallorosso

abbraccio giallorosso sul piano vasca
abbraccio giallorosso sul piano vasca
di Diego Scarpitti
Mercoledì 7 Dicembre 2022, 22:51
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Quattro volte avanti, due con capitan Paride Saccoia, altrettante con lo statunitense Tyler Abramson, il Posillipo è costretto a cedere il passo ai giallorossi e a concedere il derby alla Check up Rari Nantes Salerno, che vince di misura 8-7 (parziali di 2-2, 3-3, 1-2, 2-0). Dopo 45 giorni si ritorna finalmente alla Simone Vitale, dove i tifosi rarinantini festeggiano il prezioso successo, il secondo stagionale nel mercoledì clorato. Il break di Gennaro Parrilli rovescia l’esito finale e regala tre punti pesanti al club presieduto da Enrico Gallozzi. Settimo ko per i rossoverdi, fanalino di coda della serie A.

Turno infrasettimanale. Assenti Julien Lanfranco e Donato Pica, squalificato Domenico Iodice. Ritorna Benjamin Stevenson. Padroni di casa in calottina bianca con numeri in rosso sullo sfondo giallo. Ex di turno il mancino siracusano Valentino Gallo e il napoletano Zeno Bertoli.

Cronaca. Michele Luongo sblocca il punteggio (1-0). I due portieri, Gabriele Vassallo e Roberto Spinelli, entrambi salernitani, non si fanno trovare impreparati. Gallo vanifica la superiorità numerica di Giuliano Mattiello. Il capitano giallorosso classe 1986 raddoppia (2-0). Gli ospiti chiudono il primo tempo in perfetta parità, grazie alle reti di Agostino Somma e Lorenzo Briganti, già autore di una cinquina alla Scandone contro Trieste.

Cambia passo la formazione di Roberto Brancaccio. Saccoia provvede al primo vantaggio (2-3), il bis di Somma serve ad allungare il divario (2-4). Tiene agganciati i suoi Alberto Barroso Macarro. Lo spagnolo arpiona il 4-4. Gallo centra il palo, tenta la giocata Mattiello. La staffilata di Saccoia griffa il secondo vantaggio partenopeo (4-5), ma Luongo non è da meno e, in doppia superiorità, cala il tris. Si va al riposo sul 5-5.

La terza frazione si apre con il legno di Barroso e quello di Saccoia. Mette la freccia Abramson (5-6). Attento Vassallo sulla conclusione di Mattiello. Il siluro di Daniel Gallozzi vale il 6-6.

In superiorità numerica l’attaccante californiano classe 1998 sigla il +1 (6-7).

Negli ultimi otto minuti i pallanuotisti di Matteo Citro riescono a capovolgere il corso degli eventi. Il palo di Barroso precede la doppietta di Parrilli: il diagonale prima e la controfuga poi del giocatore classe 1993 determinano l’8-7 finale. Abramson scheggia il palo. Non si arrende il Posillipo, però Luongo anticipa l’esecuzione di Mattiello. I giallorossi affrettano i tempi e prestano il fianco all’alzo e tiro di Stevenson, che finisce fuori ad 1’30” dal gong. Mattiello sfiora il pari: la palla gialla finisce sotto la traversa ma non varca l’immaginaria linea di porta.

«La vittoria più importante è stata il ritorno alla piscina Simone Vitale, che è fondamentale non soltanto per le partite ma anche per gli allenamenti, visto che il complicato mese appena trascorso», commenta il coach Citro. «La partita è stata combattutissima tra due squadre che si equivalgono per valore. Loro sono molto esperti, noi siamo stati molto lucidi e freddi nel sopperire a qualche errore causato dalla fretta e a capitalizzare le occasioni più importanti nei momenti topici dell'incontro», argomenta l'allenatore salernitano. «E' stata una grande prova del collettivo, una prova di forza che deve essere il punto di partenza per un nuovo campionato», auspica fiducioso Citro.

«È dura accettare questa sconfitta al termine di una prestazione certamente positiva della squadra, che ha riprodotto quanto di buono già fatto intravedere sabato scorso contro la Pallanuoto Trieste, nonostante l'assenza di Julien Lanfranco», dichiara Brancaccio. «Resta la delusione e l'amarezza per la mancanza di risultati positivi. Non ci resta che proseguire a lavorare con tanta applicazione e intensità per ritrovare un momento positivo», conclude il tecnico rossoverde.

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