Gls Napoli Lions-Cosenza 13-15, i rigori condannano le azzurre: si va a gara 3

Alla Scandone i rigori condannano le ragazze di Barbara Damiani

Le ragazze della Gls Napoli Lions al Maradona
Le ragazze della Gls Napoli Lions al Maradona
di Diego Scarpitti
Domenica 4 Giugno 2023, 16:40
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Appuntamento rimandato. Una falsa partenza, la rimonta e poi la lotteria dei tiri di rigore. Credevano e speravano di chiudere il discorso promozione alla Scandone e invece servirà gara 3 alle ragazze di Barbara Damiani per completare l’opera. Termina in parità Gls Napoli Lions-Cosenza 11-11 (parziali di 0-3, 3-3, 4-2, 4-3), poi dai cinque metri hanno la meglio le calabresi (13-15).  

Trombe, palloncini, bandiere e strisce rigorosamente azzurre. Piscina equamente divisa tra i sostenitori dei Lions e quelli ospiti, presenti a Fuorigrotta con tamburi e sciarpe rossoblu. «Forza Lions», lo striscione che campeggia con i due leoni multicolor. A seguire il match Paolo Iacovelli con il figlio Salvatore, Sandro Avagnano, Mimmo Mattiello e Andrea Lamoglia.

Partenza sorprendente delle cosentine. Malluzzo prima marcatrice dell’incontro (0-1). Ci prova Fabiana Anastasio, deviazione del portiere Brandimarte. Raddoppia il Cosenza con Koide (0-2) e le pallanuotiste di Francesco Fasanella prendono il largo con il rigore trasformato da Nisticò (0-3). Ermetica la difesa ospite che stoppa le iniziative di Carolina Ioannou e Anastasio. Ipnotizzata anche Anna De Magistris. Il primo tempo si chiude con la traversa dei Lions.

Il secondo tempo si apre con un’altra traversa per le giocatrici in calottina blu. A schizzo Martina Mazzola, tra gli applausi, spezza il digiuno (1-3). Viene smorzato l’alzo e tiro di Ioannou e arriva l’1-4 di Koide (doppietta). Finisce alto il tap in di Anna De Magistris in superiorità numerica. Dialogano Anastasio e Mazzola senza conseguenze. Esulta con il pugno destro chiuso per il gol sul primo palo Morrone (1-5). E allora giungono le indicazioni dalla panchina. «Calma, calma. Abbiamo tutto il tempo», dice il presidente Andrea Scotti Galletta alle giocatrici. In superiorità e complice una deviazione Ioannou la mette dentro (2-5). Fissa il massimo vantaggio Koide: tripletta in superiorità (2-6). Mazzola ancora a referto prova a ricucire lo strappo (3-6). Le Lions affrettano le conclusioni e difettano di precisione.

Cambia decisamente passo la formazione partenopea nel terzo periodo. Il diagonale Anna Esposito vale il 4-6. Risponde Zaffina con una palombella (4-7). Fallisce la controfuga solitaria Anastasio, riesce quella di capitan Chiara Foresta (5-7), che rianima le sue. Tanti legni da ambo le parti. De Magistris piazza il -1 (6-7) e infiamma la Scandone. De Mari sfrutta l’amnesia del portiere napoletano Mascara (6-8). Dimostrano cuore le leonesse clorate e Anna Esposito (doppietta) infila la sfera sul primo palo (7-8).

Avvincente la quarta frazione, dove succede di tutto. Un autogol spiana la strada a Morrone (7-9). La fantastica palombella di Ioannou (8-9) riaccende le speranze. Esposito sciupa la palla del pareggio, ma si riscatta subito dopo. Due finte e alzo e tiro implacabile (9-9). Il fendente di Malluzzo riporta avanti il Cosenza (9-10). Sale forte la tensione e si scatenano le polemiche. Rosso per l’estremo difensore, che avanza durante il cinque metri di Ioannou. Si ripete il rigore. Si presenta Foresta, ma viene disturbata alla battuta. Espulsa un’altra giocatrice del Cosenza. Alla fine arriva il 10-10, segnato dal leader multicolor al terzo tentativo. Anastasio centra l’ennesimo palo. Morrone illude a 4 secondi dalla sirena (10-11), ma super Mazzola riporta tutti sul pianeta Terra a 6 centesimi dal gong (11-11).

Si va ai rigori. Sbagliano Anastasio (palo) ed Esposito (para Brandimarte). Non bastano le reti di Mazzola e Ioannou. Damiani cambia il portiere nell’ultima esecuzione ma Nisticò (13-15) manda le squadre a gara 3.

«Abbiamo giocato male il primo tempo, siamo state brave a recuperare una partita che poteva sembrare già persa, ma dobbiamo avere più freddezza e lucidità in attacco, soprattutto in superiorità numerica». Questa l’analisi di capitan Foresta. «Sapevamo che giocare in casa avrebbe pesato tanto emotivamente per la presenza del pubblico, ma dovevamo essere più brave a mettere da parte l’emozione», dice il numero 11. «Ora dobbiamo pensare a domenica prossima senza pressione», avverte Foresta.

«Le ragazze meritavano un epilogo diverso. E’ stato un peccato in una piscina così piena e addobbata a festa. Abbiamo pagato lo scotto di una squadra giovane. Sforzo immane per recuperare il passivo (0-3, 3-6) e purtroppo ci siamo fermati sul più bello», dichiara Andrea Scotti Galletta. «Sono orgoglioso delle ragazze. Ci giochiamo la promozione in A1 a Cosenza», prosegue. «Ottima partita. E’ stata una festa dello sport, al di là di qualche scaramuccia sugli spalti, come accaduto all’andata. Peccato per il risultato», conclude Scotti Galletta.

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