Posillipo-Ortigia 7-9, bella prova dei rossoverdi alla Scandone

L'orgoglio di Saccoia: «Paghiamo solo il break iniziale»

Paride Saccoia, capitano del Posillipo
Paride Saccoia, capitano del Posillipo
di Diego Scarpitti
Sabato 21 Gennaio 2023, 21:19 - Ultimo agg. 22 Gennaio, 09:15
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«Il Posillipo non merita l’attuale posizione in classifica. Auguro ai rossoverdi di affacciarsi presto in zona playoff». Ex di turno e autore di una doppietta, Simone Rossi riconosce il valore della formazione di Roberto Brancaccio, battuta alla Scandone dall’Ortigia 7-9 (parziali di 2-4, 0-2, 2-1, 3-2). Capitan Paride Saccoia e compagni tengono testa alla terza forza del campionato, ma devono arrendersi soltanto nel finale. Non si ripete la rimonta contro il Savona, manca all’appello un rigore nel primo tempo e le superiorità numeriche non sono sfruttate a dovere (4/14). 

Biancoverdi subito avanti con il rigore di Filippo Ferrero (0-1). Nell’arco di due minuti raddoppia Sebastiano Di Luciano. Arriva il presidente rossoverde Aldo Campagnola e segna Saccoia (1-2). Colpisce indisturbato l’attaccante di Kotor Stefan Vidovic (1-3). Il leader posillipino ingaggia un personale duello con Stefano Tempesti, già argento a Londra 2012 e bronzo a Rio 2016, e accorcia (2-3). Ancora indisponibile, il centroboa Julien Lanfranco segue e sostiene i suoi, rincuorato dal patron partenopeo. Dai cinque metri Francesco Condemi non perdona (2-4). La coppia arbitrale, composta da Federico Braghini e Alessio Nicolai, non assegna un penalty ai padroni di casa.

Il secondo tempo inizia con un cartellino giallo all’indirizzo di Brancaccio. Allunga la mano destra l'airone di Prato sul tentativo di Saccoia. Il mancino Tyler Abramson centra il palo in superiorità numerica e Giuliano Mattiello finisce nei due metri, il classico fuorigioco nella pallanuoto. Roberto Spinelli prova a sistemare la difesa ma Vidovic trafigge l'estremo difensore salernitano con l’uomo in più (2-5). Si staccano nel punteggio i siciliani, che con Francesco Condemi raggiungono il massimo vantaggio: +4 (2-6).

Non mollano, però, i napoletani nel terzo tempo. Tra gli applausi la palombella di Milos Milic (3-6) e Tempesti invita i suoi a non fermarsi. Mattiello fissa il 4-6. A 49 secondi dal termine del parziale Rossi infila il 4-7. 

L’ultima frazione si apre con la marcatura del numero 10, ancora a bersaglio (4-8). Prototipo dello spirito posillipino, Saccoia tiene in scia i suoi (5-8). Ferrero, però, trasforma il rigore del 5-9 e non bastano le segnature di Milicic e Mattiello (espulso per gioco aggressivo) a riaprire la contesa. Per proteste viene comminato il cartellino rosso a Stefano Piccardo.

«C’è un po' di rammarico», ammette il centrovasca classe 1989. «Stiamo giocando finalmente di squadra, trovando i nostri meccanismi, ma dobbiamo ancora migliorare in superiorità numerica», osserva Saccoia. «Nei primi due tempi non siamo riusciti a limitare le controfughe avversarie, una delle armi principali degli aretusei», dice il numero 12. «Paghiamo il break iniziale: gli isolani sono riusciti a portare questo vantaggio fino alla fine, ma nella ripresa abbiamo giocato una buona partita», conclude il capitano rossoverde (nella foto di Gianluca Madonna).

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