Posillipo-Trieste 9-13, la cinquina del giapponese Inaba affonda i rossoverdi

«Finalmente la squadra ha reagito come mi aspettavo», dice Brancaccio

Lorenzo Briganti, autore di una cinquina alla Scandone
Lorenzo Briganti, autore di una cinquina alla Scandone
di Diego Scarpitti
Sabato 3 Dicembre 2022, 21:56 - Ultimo agg. 4 Dicembre, 11:16
4 Minuti di Lettura

Massimo sforzo profuso. Alla vigilia si conoscevano già le insidie della settima giornata di A1. Difatti il giapponese Yusuke Inaba si è confermato l’attaccante più pericoloso della formazione allenata da Daniele Bettini. Il numero 10 nipponico si è distinto alla Scandone, mettendo a segno una pesante cinquina, che ha contribuito alla vittoria esterna dei biancoblu. Posillipo-Pallanuoto Trieste è finita 9-13 (parziali di 3-4, 4-3, 1-2, 1-4). Ha provato a tenere in scia i rossoverdi uno scatenato Lorenzo Briganti, autore di cinque marcature. A complicare i piani tattici di Roberto Brancaccio, oltre alla squalifica dello statunitense Benjamin Stevenson, l’uscita anticipata del centroboa Julien Lanfranco (che ha subìto un colpo all’occhio sinistro sul finire del primo periodo) e il cartellino rosso a Domenico Iodice, rimediato nel secondo quarto. Incidono le due rotazioni in meno per il Posillipo. E’ stato osservato un minuto di silenzio per le vittime della tragedia di Ischia.

Cuore e intensità. Partenza diversa rispetto alle precedenti gare. Briganti sblocca il match dopo 1'07", pareggia Danjel Podgornik, segue il sorpasso del croato Ivo Bego (1-2). Allungano gli alabardati con Giacomo Bini (1-3). Palo di Agostino Somma e sulla ribattuta insacca Manuel Lanfranco (2-3). Si scalda Inaba (2-4), ma Tyler Abramson trova il 3-4, sfruttando uno spiraglio non coperto da Paolo Oliva. Riceve una gomitata Julien Lanfranco. Il numero 8 viene soccorso da Guglielmo Lanni e Silvio Ausiello. Michele Mezzarobba va a sincerarsi delle condizioni dell'omologo di calottina. 

Nel secondo tempo Giuliano Mattiello fissa il gol del pareggio (4-4). Colpisce la traversa il numero 3 Ray Petronio. Sale in cattedra Briganti: diagonale fulminante (5-4) e poi cala il tris cha vale il 6-4. Cartellino giallo per eccesso di esultanza a Roberto Brancaccio, che fuoriesce dalla sua area di appartenenza. Il player californiano classe 1998 piazza il +3 (7-4). Prende il rosso Domenico Iodice e conseguente rigore per Trieste.

Si esalta Roberto Spinelli ed esplode la Scandone. Aziona la controfuga Andrea Mladossich, che procura il secondo penalty in favore dei giuliani: Mezzarobba spedisce la palla gialla sotto la traversa (7-5). Ci prova Giuseppe Valentino, respinge Spinelli. A 51 secondi Inaba sottoscrive il -1, sfruttando la doppia superiorità numerica (7-6). A 10 secondi Oliva tiene a galla Trieste, che sulla sirena pareggia con il solito Inaba (7-7).

Ivo Bego fallisce una ghiotta occasione in apertura della terza frazione. E il tentativo di Valentino precede il gol di Inaba (7-8). Sorpasso che si perfeziona con la rete di Andrea Mladossich (7-9). Tempo di timeout per entrambe le compagini: il Posillipo a 3'19" dalla sirena, a 180 secondi dal termine gli ospiti. Il direttore arbitrale Giuliana Nicolosi assegna a 1'36" un rigore per i padroni di casa. Briganti riaccende le speranze dei suoi (8-9). Altro legno di Ray Petronio a 20 secondi dalla conclusione del penultimo tempo.

Vibranti gli ultimi otto minuti. Dopo 42 secondi dallo sprint Mezzarobba per l’8-10. Il classe 2000 recupera palla, si invola e segna. Sfuma il -1 sull'asse Tyler-Briganti. Podgornic in superiorità numerica non sbaglia (8-11). Ancora un lucido Briganti realizza il cinque metri del 9-11 (4'58"). Arnaldo Petronilli infligge il rosso a Brancaccio, glaciale il nipponico su rigore (9-12). Si supera Spinelli su Mezzarobba, ma Podgornik griffa il definitivo 9-13.  Si aggiungono le espulsioni per limite di falli di capitan Paride Saccoia, Manuel Lanfranco e Agostino Somma.

«Nonostante la sconfitta contro una formazione forte come Trieste, finalmente la squadra ha reagito come mi aspettavo, con grande determinazione ed applicazione per tutta la partita», dichiara il tecnico Brancaccio, che si è intrattenuto sulle gradinate di Fuorigrotta con Sante ed Elios Marsili. «Non potevamo non pagare l’assenza dello squalificato Stevenson e l’uscita anticipata del nostro centroboa Julien Lanfranco, fuori per tre quarti di gara a causa dello scontro subito alla fine del primo tempo», osserva il coach rossoverde.

«Le limitate rotazioni, a seguito anche dell’espulsione di Iodice nel secondo tempo e degli altri giocatori per raggiunto limite di falli, non ci hanno permesso di rimanere in gara fino alla fine. Dobbiamo ripartire da questa partita in vista delle prossime due delicate trasferte contro Salerno e Roma», conclude Brancaccio. Posillipo al momento fanalino di coda a 3 punti. «Ho assistito alla migliore prestazione del Posillipo dall'inizio della stagione. Ho fatto i complimenti ai ragazzi. Spero che quando ricominceremo a vincere sugli spalti della Scandone ci siano tutti i consiglieri e tantissimi soci», le considerazioni di Luigi Massimo Esposito, consigliere delegato alla pallanuoto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA