Rugby, Michele Lamaro nuovo capitano dell'Italia: da Roma alla guida degli azzurri del ct Crowley. Chi è

Era da 46 anni che il leader del XV azzurro non era nato a Roma, debutto il 6 novembre all'Olimpico contro gli All Blacks

Rugby, Michele Lamaro nuovo capitano dell'Italia: da Roma alla guida degli azzurri del ct Crowley
Rugby, Michele Lamaro nuovo capitano dell'Italia: da Roma alla guida degli azzurri del ct Crowley
Paolo Ricci Bittidi Paolo Ricci Bitti
Lunedì 25 Ottobre 2021, 14:59 - Ultimo agg. 19 Marzo, 08:48
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Michele Lamaro, 23 anni, romano dell'Aurelio, terza linea ala o centro, è il nuovo capitano dell'Italia del rugby. Era scritto: il ragazzone che tira micidiali placcaggi è stato capitano delle Under 17, 18 e 20 azzurre, capaci di notevoli exploit, e, da questa stagione, del Benetton Treviso. Ottima famiglia, ottimi studi, ottima carriera già dai primi passi, eloquio e maturità notevoli, come dimostra già la sua prima frase, dopo i ringraziamenti alla famiglia e ai tecnici che l'hanno cresciuto, consegnata alla stampa: «Sono naturalmente orgoglioso di questa nomina - ha detto "Mitch" - , ma d'ora in poi valutatemi non per come gioco io, ma per i risultati della nazionale». Nazionale che, lo ricordiamo, non vince una partita da due anni e che nel Sei Nazioni, le prende sempre dal 2015, a Roma persino dal 2013. Quindi una frase che dà subito l'idea del senso di responsabilità del nuovo condottiero che già da adolescente, nella sua prima intervista in assoluto, anno 2017  (la trovate qui sotto) aveva le idee chiarissime.

Era da 46 anni che gli azzurri non erano guidati da un giocatore nato e cresciuto a Roma, ovvero Ivo Mazzucchelli, poi quotato medico ancora vicino al mondo dei placcaggi e delle mete. Lamaro, diploma al Germanico di via Aurelia e studente universitario di Marketing ed Economia,  succede al tallonatore emiliano Luca Bigi, il capitano più perdente di sempre (13 ko su 13 così come il ct Franco Smith), ma con una forte giustificazione: per colpa della pandemìa che ha falcidiato i calendari nelle ultime due stagioni, è l'unico dei 66 capitani azzurri, a cominciare dall'operaio torinese della Michelin, Domenico Dondana, nel 1929, ad avere affrontato sempre e solo squadre di prima fascia, quelle molto più avanti nel ranking mondiale dell'Italia quelle che contro gli azzurri non hanno fatto altro che rispettare il pronostico che le voleva ampiamente favorite. Nel rugby, si sa, nel 99% dei casi vince la squadra più tradizionalmente forte.

Anche per Michele Lamaro, nominato oggi dal neo ct Kieran Crowley dal ritiro della nazionale a Verona, si annuncia, nei test match autunnali finalmente ripartiti, un debutto con una sconfitta certa e una molto probabile: il 6 novembre arrivano a Roma, all'Olimpico finalmente con il pubblico, gli All Blacks, poi il sabato dopo tocca all'Argentina a Treviso. Infine pero, il 20 novembre a Parma, sbarcherà l'Uruguay e allora l'Italia tornerà alla vittoria che manca esattamente da due anni, dai successi su Canada e Namibia alla Coppa del Mondo in Giappone.

Nonostante quei 23 anni, Lamaro non è il più giovane capitano della storia azzurra: Marco Bortolami ne aveva uno di meno quando guidò gli azzurri contro - toh - proprio gli All Blacks, e persino in Nuova Zelanda, nel 2002.

Difficile che Lamaro possa battere il recordi di caps dell'immenso Sergio Parisse, 142 volte azzurro di cui 94 da capitano nell'era pre Bigi, ma ci sono tutte le premesse che il romano possa tenere a lungo la scena.

Chi è

Michele Lamaro ha debuttato in nazionale l'anno scorso a novembre giocando poi per 7 volte, nel frattempo è stato nominato anche capitano della Benetton per la soddisfazione anche degli allenatori dell'Us Primavera Roma e della SS Lazio che l'avevano tirato su fra i pali ad acca fin da quando aveva 6 anni.

Prima di Treviso il passaggio al Petrarca Padova con la vittoria di una scudettto.

Della sua famiglia e del suo amore per Roma racconta lui stesso.

“Amo profondamente Roma e così la mia famiglia:  papà Gianluca originario di Napoli e romano di adozione, velista azzurro alle Olimpiadi di Los Angeles e Seul con la classe Soling, mamma Alessia, romana, sei figli. Io sono il quarto e non c'era stato alcun rugbysta in casa prima dei miei fratelli maggiori Pietro e Paolo, il primo pure arrivato all'Under 20 azzurra. Ma adesso famiglia e rugby sono una cosa sola. Prima all’Us Primavera, poi alla SS Lazio, ho passato più tempo all’Acqua Acetosa che in camera mia. E mi sento sempre di consigliarlo ai bambini e a loro genitori: è lo sport più bello del mondo, ti insegna a lottare in campo come dovrai poi lottare nella vita”. 

A seguirlo, in senso letterale anche con trasferte in ogni parte del mondo, nella sua carriera ovale anche la nonna Stefania Leppo, moglie dello scomparso Luciano Leppo, psichiatra di fama internazionale, amatissimo dal nipote Michele. Un consiglio: su questioni di rugby non scommettete mai contro nonna Stefania, ne sa più di voi di sicuro. 

Paolo Ricci Bitti

La nota della Fir

 Michele Lamaro, terza linea del Benetton Rugby e 7 caps collezionati con la maglia Azzurra, è il nuovo capitano della Nazionale Italiana Rugby.

Il Commissario Tecnico dell’Italia, Kieran Crowley, ha ufficializzato all’inizio del raduno di Verona – in una riunione interna con staff e giocatori – il nuovo ruolo dell’atleta romano che sarà supportato da un gruppo di leaders tra cui Luca Bigi, da cui ha rilevato i gradi.

Lamaro, 23 anni compiuti a giugno, è alla quarta stagione con la franchigia biancoverde di cui è stato nominato co-capitano lo scorso luglio.

Il flanker cresciuto nella Primavera completa un percorso avviato da giovanissimo, guidando sul campo le Nazionali U17, U18 e U20, a meno di un anno dal proprio debutto in azzurro, diventando uno dei giocatori più giovani a capitanare la Nazionale Maggiore e proseguendo una lunga tradizione che ha visto molte, illustri terze linee - Bollesan, Innocenti, Giovanelli ed il recordman azzurro Sergio Parisse - ricoprire il ruolo.

Lamaro debutterà alla guida dell’Italia sabato 6 novembre, nella sua Roma, sfidando all’Olimpico gli All Blacks.

“Abbiamo un gruppo di giocatori giovani molto validi che ha esordito in Nazionale in un arco temporale non molto distante tra di loro. La scelta è ricaduta su uno degli atleti che ha mostrato una grande crescita dal punto di vista tecnico e della leadership con una maturazione costante che, dopo le selezioni giovanili FIR, da questa stagione guiderà anche una delle due franchigie federali”

“Voglio ringraziare Luca Bigi per l’approccio avuto e per il lavoro svolto da capitano. Continuerà ad essere una parte importante del gruppo dei Leaders da qui in avanti” ha dichiarato Crowley.

“E’ un grande orgoglio per me ricevere i gradi di capitano. Il mio primo pensiero, dopo aver ricevuto la notizia da Kieran Crowley, è andato subito alla mia famiglia e a tutte le persone che mi hanno supportato in questi anni che hanno contribuito in modo importante alla mia crescita”.

“La figura del capitano nel tempo ha subito una evoluzione. Si è passato da una figura unica a un gruppo di giocatori di esperienza che supportano il capitano nella gestione del gruppo. Poter avere più punti di riferimento per tutti i membri del team credo sia un aspetto fondamentale negli sport di squadra”.

“Ho avuto predecessori illustri in questo ruolo. Farò del mio meglio per poter aiutare l’Italia a raggiungere gli obiettivi prefissati” ha dichiarato Michele Lamaro.

Profilo Michele Lamaro

Ha esordito in Nazionale poco meno di un anno fa, nel novembre 2020, subentrando nel secondo tempo nel match contro la Francia a Parigi nell’Autumn Nations Cup.

La palla ovale è di casa nella famiglia Lamaro con Michele che segue le orme del fratello maggiore Pietro iniziando a giocare a Rugby nell’Unione Sportiva Primavera. Le sue doti atletiche e fisiche gli consentono di mettersi in mostra passando nel 2016 alla Lazio – squadra con cui aveva militato nel Campionato Italiano Under 18 – giocando nel massimo campionato italiano rugbistico per club. Dopo 14 presenze e 3 mete con i biancocelesti passa al Petrarca conquistando lo Scudetto diventando il più giovane giocatore (dall’istituzione del premio nel 2011) a vincere il titolo di Miglior giocatore del torneo. Dopo aver vestito la maglia del Benetton Rugby come Permit Player nel 2018, passa a tutti gli effetti alla franchigia biancoverde nel 2019 sotto la guida tecnica di Kieran Crowley, attuale Commissario Tecnico dell’Italia.

Ha guidato da capitano l’Italia U17, U18 e U20 riuscendo, con quest’ultima selezione azzurra, ad entrare tra le prime 8 squadre nel Mondiale di categoria nel 2017 (capitano Marco Riccioni in questa edizione) e 2018.

Nato a: Roma

Il: 3.06.1998

Club: Benetton Rugby

Club precedenti: Petrarca Rugby, S.S. Lazio Rugby 1927, U.S. Primavera Rugby

Azzurro n°: 696

Caps: 7

Esordio in Nazionale: Francia v Italia 36-5, Parigi 28 novembre 2020

Caps 6 Nazioni: 5

Altre selezioni: Italia U20, Italia U18, Italia U17

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