Freccia a sinistra: la Salernitana ha in mano Jari Vandeputte, il «petit diable» del Catanzaro. Per giocare con l'ala belga all'Arechi ha offerto al calciatore mezzo milione di ingaggio più premi, legati ai gol e agli assist. Può facilmente guadagnare i bonus: ha segnato 9 gol e 14 assist nell'ultima Serie B. È prolifico e anche continuo nel rendimento, insomma non solo estro ma anche gambe allenate alla maratona cadetta: tra coppa Italia, campionato e playoff, Vandeputte ha giocato 41 partite da titolare e quasi sempre fino al 90'.
L'OBIETTIVO
Dopo aver ottenuto il sì del calciatore e del suo agente, Petrachi ha dovuto lavorare ai fianchi del Catanzaro, che nelle ultime ore ha un po' chiamato a raccolta le altre pretendenti, dalla Cremonese al Palermo, fino all'Udinese. Però le concorrenti, pur apprezzando il giocatore, ritengono di non poter/dover pareggiare l'offerta della Salernitana per un atleta forte ma che il prossimo 14 febbraio avrà 29 anni. Dunque l'asta si ferma alle cifre del club granata, che ha fatto sul serio dal primo approccio: 500mila euro subito al Catanzaro, 2 milioni come obbligo di riscatto che maturerà dopo i primi punti della prossima stagione, 700mila euro in caso di promozione della Salernitana in Serie A. Un'operazione da complessivi 3,2 milioni cifra molto vicina alla valutazione iniziale della società calabrese ma esborsi diluiti e soprattutto spostati sulla prossima annualità, in ragione dell'obbligo di riscatto che dovrà poi maturare. Nel modulo del suo ex allenatore Vivarini, il 4-4-2, Vandeputte era a proprio agio: partiva da sinistra per accentrarsi e battere a rete con il piede forte, il destro.GLI ADDII
I gol che può portare in dote, insieme agli assist, sono il «parziale conguaglio» per lo svuotamento della classifica marcatori della Salernitana: Tchaouna, 4 reti, è stato ceduto per 8 milioni alla Lazio; Candreva, miglior realizzatore con 6 gol, si è svincolato dopo il versamento della clausola da 400mila euro compensata dall'incasso della cessione di Iannoni al Perugia; Dia continua ad essere nell'orbita della Lazio che non molla la presa e non ritira l'offerta da 16 milioni.Nonostante la trattativa in corso con il veronese Noslin, Boulaye resta nel mirino di Lotito e Fabiani perché la Lazio potrebbe nel frattempo rinunciare anche a Castellanos richiesto dal Girona. Ai 14 gol in meno (il bottino di Tchaouna, Candreva e Dia) bisogna aggiungere i gol realizzati da Maggiore l'anno scorso e che la Salernitana si accinge a perdere. Il centrocampista interessa al Genoa ed è il jolly che Petrachi è pronto a calare sul tavolo della trattativa per arrivare a Massimo Coda. Il centravanti in granata ha lottato per traguardi meno nobili, in passato: segnava per la salvezza. Adesso è un altro Coda: per paradosso, è diventato cinico bomber quando ha lasciato la casacca del cavalluccio marino. A 35 anni e mezzo, continua a fare gol a raffica e la Salernitana ha trovato con l'agente un accordo di due anni.
LE PISTE
Nella trattativa il Genoa vuole inserire anche Aramu. Tutino, invece, brilla di luce propria. Il Cosenza non vuole contropartite tecniche ma ribadisce solo il prezzo: occorrono 4-5 milioni per aggiudicarsi un attaccante che in Sila ha realizzato 20 gol, la scorsa stagione. Petrachi vuole a tutti i costi consegnarlo a Sottil e dopo aver incontrato l'agente Giuffredi a Salerno, giorni fa, ha rilanciato ieri con un nuovo summit di mercato per disegnare un attacco extralusso. Ingaggi e cessioni dovranno procedere di pari passo, anzi è proprio il gruzzolo proveniente dalle cessioni che dovrà nutrire la campagna acquisti della Salernitana: il cartellino di Lassana Coulibaly vale 4 milioni e il Monza ci prova (il Lens in seconda battuta), Kastanos è quotato 2 milioni e il Verona lo ha richiesto insieme a Lovato. Bradaric tra Torino e Udinese: Tripaldelli o Pezzella al suo posto. Bonazzoli piace al Venezia: un galeone veneziano potrebbe ancora venire in soccorso della proprietà.LA TRATTATIVA
Iervolino, attraverso l'ad Milan, prosegue i colloqui con Brera Holdings. Sono tutti alla finestra: i procuratori che attendono un orizzonte definito, i collaboratori di Sottil da designare, l'allenatore e il ds Petrachi non ancora presentati. Dialoghi fitti, regna sovrana la riservatezza: il patron granata ha chiesto garanzie a propria salvaguardia ma pure a tutela del progetto sportivo di lungo periodo che deve essere assicurato alla Salernitana.