Mister Franck Ribéry ha chiesto un periodo di permesso per sottoporsi ad intervento chirurgico. Lo aveva annunciato: la sosta sarebbe stata propizia per stare bene, per fare i conti con il «nemico ginocchio». Appuntamento ad Innsbruck, nelle prossime ore: il bisturi sarà inevitabile. Sono gli ultimi cigolii di una carriera radiosa: Ribéry ha detto addio al calcio per necessità, ma gli specialisti gli avevano comunque consigliato l'intervento chirurgico per sistemare il problema cartilagineo e la disinserzione meniscale che gli provocano continue infiammazioni al ginocchio, a prescindere dall'attività agonistica interrotta.
Il suo messaggio su Instagram è datato 1 novembre: il campione francese era orgoglioso per i suoi «freri» che ore prima avevano sbancato lo stadio Olimpico sconfiggendo la Lazio. Tra gli ex compagni di squadra ci sono Piatek e Dia. Com'è capitato a Ribéry da giocatore, anche gli attuali attaccanti della Salernitana hanno impreziosito la propria bacheca con la partecipazione al Mondiale. Piatek è rimasto in panchina negli ottavi di finale: la sua Polonia è stata battuta ieri pomeriggio dalla Francia 3-1. Il primo gol della gara lo ha realizzato Giraud che il 4 gennaio sarà il centravanti milanista avversario della Salernitana. Manca meno di un mese al faccia a faccia con i rossoneri e ieri è partito il conto alla rovescia, in attesa della prevendita dei biglietti che inizierà domani per i fidelizzati, poi libera dal 7 dicembre. Dopo aver sostenuto Piatek nel pomeriggio, ieri sera la Salernitana ed i tifosi del cavalluccio marino hanno assistito anche alla sfida del Senegal di Dia ko con l'Inghilterra. Entrambi i granata sono fuori dal mondiale, ma si aggregheranno alla Salernitana solo dopo il ritiro in Turchia.
Domenica di lavoro, invece, per gli altri calciatori della Salernitana al Mary Rosy: hanno raggiunto il centro sportivo a piccoli gruppi, sono stati impegnati in test atletici e hanno coperto una distanza di 3600 metri.
Patron Iervolino ha in programma l'incontro con l'ad Milan, domani, e subito dopo incontrerà il ds De Sanctis. Riflettori accesi sul centrocampo. In casa Udinese è in scadenza di contratto anche Pereyra ma non è previsto che lasci il Friuli: l'Udinese non lo molla e, anzi, lavora al prolungamento del vincolo. Durante la sessione estiva, a metà agosto, era stato proposto Douglas Augusto del Paok Salonicco ma non se ne fece niente e l'orientamento della Salernitana non è cambiato. È invece in cima alla lista (di tutti) Diego Demme, 31enne centrocampista del Napoli, riserva di Lobotka. In granata potrebbe approdare in prestito, Iervolino sogna il colpo e De Sanctis lavora all'operazione di mercato che servirebbe non solo a conferire esperienza e qualità alla zona nevralgica ma pure a pungolare, motivare, destare Bohinen. Il norvegese era il faro. Fin qui è rimasto spento a lungo, a causa dell'infortunio. Quando è rientrato in campo, il giocatore è parso ancora sonnacchioso, dinoccolato, alla ricerca della migliore condizione e anche dimensione. Forse riflette e quindi la Salernitana ha anche bisogno di suonare la sveglia e dargli l'input che deriva dalla concorrenza, perché Emil è un patrimonio del club e in vetrina deve arrivarci lucidato bene, non impolverato. Szymon Zurkowski è un discorso a parte: è bravo, costa, ha 25 anni, è scontento a Firenze ma ha anche Torino e Samp tra gli estimatori. Ingaggiarlo ora e con un esborso importante significa lanciare un messaggio forte al mercato e al campionato, ma anche fare un investimento che va un po' in controtendenza con la volontà della proprietà di acquistare cartellini di giovanissimi per patrimonializzare.
I difensori Nuytinck (in vantaggio) e Ceccherini, il centravanti Djuric sono sul taccuino: possono essere ingaggiati ma occorre anche cedere contratti e la Salernitana al momento ha cinque punte e otto difensori, Motoc compreso. Da regolamento si può depositare il nuovo accordo dal 2 gennaio, ma se c'è nulla osta del club che cede, un giocatore può anche allenarsi con qualche giorno di anticipo. Potrebbe accadere per Zortea.