La Salernitana cerca un portiere: Berisha affianca Gollini sul primo rigo del taccuino. È stato proposto anche Radu. Piace Cragno ma è blindato da una clausola che il club granata dovrebbe poi ereditare.
Il valzer tra i pali è cominciato ieri mattina a mezzogiorno, alcune ore dopo la risonanza magnetica svolta da Luigi Sepe al centro polidiagnostico Check Up di Salerno. È stato il portiere titolare fino al 7 dicembre. Poi ha avvertito una fitta al polpaccio destro al termine dell'ultimo allenamento della squadra in città e dopo 48 ore di sospiri ha svolto l'esame. La risonanza ha confermato la lesione. È di grado elevato e c'è edema esteso, un bel po'. Nel proprio bollettino medico, nel rispetto della privacy, il club granata non entra nel dettaglio e non classifica la lesione. Se lo facesse, dovrebbe anche quantificare i giorni di assenza, parecchi. Infatti il ds De Sanctis da ieri mattina ha incominciato a sondare i procuratori per individuare il nuovo custode dei pali. Dalla Turchia, attraverso i social, arrivano reel degli allenamenti. «Vai Mauro, calcia», urlano Fiorillo e Micai sfidando simpaticamente Lamberti, uno dei preparatori dei portieri. La Salernitana, però, ha deciso di cambiare e di ripristinare le gerarchie in attesa di Sepe (due mesi e poi la riatletizzazione). Salterà il Milan, il Torino, l'Atalanta, il Napoli e altro ancora. Lo staff sanitario ci va cauto e quindi l'allenatore Nicola ha chiesto a De Sanctis di consegnargli un nuovo titolare. Inoltre Micai è promesso sposo: mancano solo i dettagli per il suo trasferimento al Cosenza e il diesse del cavalluccio marino confida di definire tutto al rientro dal ritiro invernale, al massimo entro Natale. La ricerca del portiere è partita con alcuni cognomi condivisi dall'allenatore e segnalati alla proprietà. Accade sempre, ma a maggior ragione adesso: la tegola Sepe è caduta all'improvviso sulla testa della Salernitana, che stava calibrando e definendo il proprio budget di dicembre-gennaio per puntare tutto su due rinforzi a centrocampo e un difensore centrale. Si ritrova, invece, ad ingaggiare un'alternativa a Mazzocchi e pure un nuovo numero uno, pro tempore.
L'esperto Etrit Berisha, in sovrannumero al Torino, è una soluzione che la Salernitana valuta. Il 33enne Etrit ha il contratto in scadenza a giugno 2024 e a lui, in questi giorni, si era interessata la Serie B, in particolare Como e Reggina. De Sanctis ha cominciato a discuterne con l'agente, lo stesso di Candreva e di Maggiore. È una pista praticabile: il Torino si è sentito rispondere picche per Mazzocchi e Bohinen ma ha comunque il problema di un esubero e questa del portiere è una storia diversa. Nel frattempo l'Atalanta ha Pierluigi Gollini che era stato prestato alla Fiorentina e che adesso deve essere spostato.
Non c'è stato solo il sostituto di Sepe sull'agenda di De Sanctis. Ieri in Turchia, il direttore sportivo granata ha incontrato il collega del Napoli, Giuntoli. Hanno parlato di Diego Demme. La Salernitana vuole mettere a segno il colpo extralusso da regalare ai tifosi del cavalluccio marino. Ma al momento il centrocampista tedesco resta un sogno. Poi servirà una mezzala. Nicola ha indicato il serbo Djuricic e la società proverà ad accontentarlo. In area di rigore bisogna non solo ingaggiare giocatori alti e grossi ma anche sfoltire i ranghi. Il Monza ha fatto un sondaggio per Bonazzoli e Valencia ha mercato in Spagna. Uno dei due deve lasciare la Salernitana per facilitare l'arrivo di Djuric in prestito. Vale anche per Nuytinck o Ceccherini: De Sanctis deve cedere almeno uno tra Gyomber e Radovanovic, più Motoc. Poi attende che l'Atalanta liberi Zortea.