Le rinnovate ambizioni della Salernitana, l'ormai iconico «avanti tutta» su Paulo Sousa, la clausola di Dia e l'ennesima tirata di orecchie «ad alcuni procuratori scorretti». Danilo Iervolino ha offerto la cena all'allenatore e al ds De Sanctis ieri sera nella capitale. Ha il suo quartier generale a Roma, dirige, propone e ascolta. Il tecnico vorrebbe trattenere Dia, il presidente pure. «Le metriche comparative lo collocherebbero intorno ai 40 milioni ma ha una clausola di 25 milioni che ci rende inermi nella negoziazione e non rispecchia il suo reale valore: è reduce da un'annata top se si analizza la percentuale dei gol fatti (16) in relazione ai tiri in porta. È un cecchino. Purtroppo ci sono tanti club interessati, il ragazzo vorrebbe rimanere e sa che Salerno gli ha dato il giusto equilibrio per esplodere. Sarebbe importante trattenerlo», ha commentato Iervolino ai microfoni di Gr Parlamento ne "La politica nel pallone". Il Milan è in pole, potrebbe offrire contropartite a parziale copertura dei 25 milioni.
A Sousa piacciono Adli e Daniel Maldini. Dia ha cambiato agente da poco (c'è il russo Vasilyev). Dici procuratori e Iervolino sbotta ma «solo contro quelli poco professionali che destabilizzano con atteggiamenti insopportabili: immaginate se noi presidenti nelle interviste dicessimo che un giocatore dovrebbe passare con un agente più bravo. Dichiarare che un giocatore è scontento, che può andar via o meriterebbe un aumento ha effetti su performance e valore del calciatore. Servono regole comportamentali nel rispetto della comunicazione che non deve trascurare interessi, spogliatoio ed equilibri interni».
E poi ci sono «l'urgenza del salary cap e la questione contratti dei giocatori: ok i bonus ma ci siano anche dei malus come in Spagna: se retrocedi lo stipendio è dimezzato». Oggi altro briefing tra allenatore e direttore sportivo, stavolta a Salerno. Domenica sera si partirà per il ritiro di Rivisondoli e al momento i nuovi acquisti sono zero, a fronte delle partenze di Piatek, Vilhena, Ekong e Nicolussi Caviglia, tutti non riscattati. «Ma siamo già forti così. Coulibaly non è sul mercato. Sepe-Ochoa? Siamo felici di avere due grandi portieri», precisa Iervolino. Frase da copione, il presidente è il primo a sapere che c'è da movimentare. Il portiere ex Parma può partire al pari di Bonazzoli, Maggiore e Valencia. Vanno anche piazzati otto esuberi di rientro dai prestiti; il più pesante a livello di ingaggio è Simy.
Gli obiettivi? «I 40 punti per il consolidamento del progetto Salernitana in massima serie. Altri sogni possono dare coraggio, non devono alimentare false aspettative». Messaggio chiaro, come l'orizzonte sulle strutture (entro fine settimana si punta a chiudere almeno un compromesso d'acquisto dei terreni a Pontecagnano per la realizzazione del centro sportivo di proprietà) e l'obiettivo da raggiungere in campagna abbonamenti: «Puntiamo a quota 12mila». La presentazione ufficiale della rosa è fissata il 5 agosto, per il trofeo intitolato al compianto fratello del patron, Angelo. La Salernitana ospiterà una formazione della Bundesliga nella prima amichevole all'Arechi. Come sarà accolto Sousa dopo il flirt estivo con De Laurentiis durato meno di dieci giorni? Iervolino assicura che «è convintissimo di restare. Quando ha firmato a febbraio ha chiesto di avere una finestra per poter andare via in caso di offerte lusinghiere. C'è stato un dialogo con il Napoli, significa che la prima della classe era affascinata dal nostro mister. Non ci ho visto nulla di male, era un suo diritto chiacchierare con altri».
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