Crocevia salvezza, Empoli
nel destino della Salernitana

Crocevia salvezza, Empoli nel destino della Salernitana
di Pasquale Tallarino
Venerdì 13 Maggio 2022, 08:28
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Dal baratro al riscatto, dagli striscioni dei tifosi ripiegati per rabbia tra primo e secondo tempo al bagagliaio pieno di sogni. Da Empoli ad Empoli, da ottobre a maggio, la Salernitana si è lasciata alle spalle 7 mesi di sospiri, continua a lottare e adesso ha il traguardo davanti agli occhi. Vale sempre il 7%, forse di più. Il numero magico stavolta è 14: ritorna in tutti gli incroci e ricordi; puntella il percorso di Davide Nicola in granata e fatalmente quello della Salernitana ad Empoli.
 

Era il 14 (di febbraio) quando la Bersagliera vinse allo stadio Castellani nel 99 con tre «perle» di Marco Di Vaio. Era il 14 maggio, anno di rimonta 2017, quando Davide Nicola batteva l'Udinese allo stadio Scida di Crotone grazie a Rhodén e cambiava marcia: divenne padrone delle proprie emozioni, come il tecnico ripete in questi giorni, fino al miracolo firmato da Nalini contro la Lazio. Ad Empoli, domani, 14 maggio, sarà la sua quattordicesima partita alla guida della Salernitana e «fa» 14 anche la somma dei gol realizzati da Djuric e Bonazzoli. Dov'erano finiti all'andata? «Sacrificati» in panchina. Colantuono scelse Gondo e Simy, il gigante bosniaco subentrò al 67' e Bonazzoli al 46'. Poi con il tempo hanno entrambi resistito alle difficoltà e al cambiamento, sono diventati più importanti di Mikael e Mousset che erano stati ingaggiati. Adesso devono continuare a far gol per la Salernitana, protagonisti di questa prolifica staffetta che coinvolge soprattutto i due brevilinei. Verdi, 6 gol, e Bonazzoli, 9 centri, sono le seconde punte in grado di beneficiare delle sponde di Djuric. Il centravanti è tra i calciatori più stanchi ma la Salernitana gli chiede di stringere i denti: è abituata a giocare su di lui, ne ha bisogno quando crossa, se batte il fallo laterale, se deve difendersi in area di rigore per respingere di testa calci di punizione e d'angolo. Insomma Milan è uomo ovunque e ad Empoli lotterà per difendere ciò che ha conquistato l'anno scorso, il patrimonio della squadra, della tifoseria, della città, della società. Il suo partner allo stadio Castellani dovrebbe essere Bonazzoli: il borsino della vigilia segnala le sue quotazioni in netto rialzo dal 1', gli farà piacere sapere pure che in Serie A è a - 3 dal bottino di reti di Marco Di Vaio (12) ed a - 1 da Merlin (10). Però Verdi non è fuori dai giochi, ha il piede caldissimo, ha realizzato due gol nelle ultime due gare. Servirà l'anima della Bersagliera. Via i calcoli, le tabelle: la Salernitana non deve sprecare energie fossilizzandosi sulle opportunità a disposizione degli altri, perché deve solo custodire e alimentare le proprie. Non deve gestire anche perché non sa farlo: è stata costruita per andare al massimo sempre, è il proprio mantra ma anche il dna. Per questi motivi, dopo il no della Lega Serie A alla richiesta di patron Iervolino che aveva invocato partite in contemporanea anche nella penultima giornata, la squadra granata è consapevole di dover giocare badando al proprio percorso, famelica e padrona del proprio destino. Solo dopo aver dato tutto contro l'Empoli, si affaccerà alla finestra della Serie A per osservare i risultati del Cagliari contro l'Inter e del Genoa a Napoli, 24 ore dopo.

Non ci sarà Bohinen, squalificato. In mezzo al campo, servirà fare luce chiedendo a tutti uno sforzo in più: Kastanos, Lassana Coulibaly e il brasiliano Ederson sono pronti a sfidare l'Empoli. Alle loro spalle, un altro terzetto: Gyomber, Radovanovic e Fazio. Mazzocchi largo a destra, Zortea-Ruggeri è forse l'ultimo ballottaggio ancora in piedi per la fascia sinistra. Ruggeri sui social scrive: «Con quella fame lì... insieme». Obi, Mamadou Coulibaly (esordì ad Empoli l'anno scorso, ora spera di strappare la convocazione) e Di Tacchio sono alternative in corso, ma assai pungolati in questi giorni. Salernitana ed Empoli sono le squadre che hanno subito più gol (73-69). Buone notizie per gli attaccanti granata ma, di contro, occhio alle sbavature difensive, perché Pinamonti è in fiducia e il portiere Sepe, ex di turno come Verdi (Veseli ha maggiore militanza in azzurro ma è fuori dai giochi), dovrà subito ritrovarla, dalla prima uscita. La squadra ieri ha pranzato insieme e oggi farà altrettanto, dopo l'allenamento di rifinitura. La partenza è fissata in treno, destinazione Firenze, dopo la conferenza stampa che Nicola terrà su Zoom. Il viaggio di ritorno sarà svolto sempre in treno, domani pomeriggio al termine della partita.
 

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