L’attesa è finita, ed è finita al termine di una delle serate più importanti della stagione. Dopo sette giornate vissute senza vittorie, la Salernitana si sblocca in casa del Lecce e lo fa con una prestazione di carattere, di lucidità e a sprazzi anche di qualità. Coincidenza vuole che i granata ritornano a vincere con il passaggio alla difesa a quattro. Per la prima volta, infatti, Nicola decide di rivoluzionare concretamente l’assetto tattico per provare così a dare maggiore compattezza ai granata ed evitare di rivedere le ampie praterie concesse costantemente negli ultimi tempi. E la scelta paga. Il 4-3-3 con la novità Troost-Ekong bravo a rispondere subito presente, che diventa però 4-5-1 in fase di non possesso, permette alla Salernitana di lasciare meno spazi sia centralmente che sulle corsie esterne, poi se dopo cinque minuti sblocchi già la partita allora tutto diventa ancora più agevole.
Dia decisivo in avvio di partita: come spesso accaduto nei mesi scorsi, anche questa volta ci pensa Dia ad accendere la luce nella metà campo offensiva.
Importanti nella ripresa i cambi di Nicola: superato indenne il momento potenzialmente più complicato, nella ripresa la squadra di Nicola riesce a riprendere il controllo della partita. Con l’ingresso di Nicolussi Caviglia, e poi a seguire anche quello dell’ultimo arrivato Crnigoj bravo anche lui a farsi trovare subito pronto, la Salernitana non solo fa girare palla nel modo corretto ma riesce anche a creare più di un pericolo negli ultimi metri di campo. Tutti, però, nella prima parte del secondo tempo. Al 49’ ci prova Piatek di testa, al 55’ Candreva con un tiro dai quindici metri che sfiora la traversa, al 64’ Sambia con una nuova punizione dai quaranta metri che Falcone deve mettere in angolo. Di contro il Lecce si affida quasi ed esclusivamente agli spunti, sempre dalla distanza, del nuovo entrato Di Francesco. Questo perché la Salernitana non cala mai il livello di attenzione e di conseguenza non concede mai un varco agli avversari. Neppure uno, neppure nel corso del recupero quando i giallorossi tentano il tutto per tutto. Ma inutilmente, la Salernitana abbassa infatti il muro soltanto al termine del minuto novantasei quando può cominciare la festa. Una festa meritatissima.