La Salernitana chiude nel peggiore dei modi il suo 2022, non solo perché c’è da fare i conti con i risultati negativi che hanno fatto infuriare il presidente Iervolino ma anche e soprattutto perché c’è da fare i conti con la solita differenza di prestazione tra una gara e l’altra. Dopo gli alti e bassi di Firenze nel turno infrasettimanale, la squadra di Nicola fa decisamente peggio a Monza in occasione dell’ultima gara dell’anno (spazio nell’undici titolare per Bradaric e Botheim). A nulla serve il discreto giro palla di inizio partita, perché ancora una volta le disattenzioni difensive complicano i piani dei granata rimettendo, tra l’altro, nuovamente in discussione il destino del proprio allenatore.
Errori decisivi di Daniliuc: se al 10’ il merito è tutto del Monza che costruisce sulla destra un’azione corale chiusa dalla spettacolare rovesciata di Ciurria sulla quale si oppone Sepe, tra il 24’ e il 35’ sono i singoli della Salernitana a rovinare il pomeriggio. In entrambi i casi il protagonista in negativo è Daniliuc: nella prima circostanza si allunga il pallone in uscita favorendo così la triangolazione Caprari-Dany Mota-Carlos Augusto (pesa anche la scarsa reattività di Bronn in ripiegamento), nella seconda si fa scavalcare in modo goffo dal pallone e così per Dany Mota è semplice involarsi da solo verso Sepe.
A nulla serve neppure la rivoluzione effettuata nella ripresa da Nicola, il Monza infatti gestisce senza affanni il doppio vantaggio e tutte le volte che si fionda nella metà campo offensiva o crea qualcosa di pericoloso (palo di Colpani al 56’) o va in gol (rigore di Pessina al 74’ con espulsione di Candreva che salterà il Milan alla ripresa). Nonostante la sconfitta, comunque, la Salernitana conserva un prezioso +10 sulla zona retrocessione, ma chissà se basterà a Nicola per restare al suo posto.