Patto salvezza nello spogliatoio:
un mese per rilanciare la Salernitana

Patto salvezza nello spogliatoio: un mese per rilanciare la Salernitana
Martedì 28 Settembre 2021, 08:23 - Ultimo agg. 09:42
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La Salernitana corre, rincorre, tira, soffre, resiste, può svoltare ma l'attaccante di turno si inceppa sul più bello. Non capita, invece, agli altri predoni d'area: prima Arnautovic, poi Abraham, quindi Sanabria, Zapata, Kalinic, infine Berardi. «È la dura legge del gol», quelli non si inventano, non è possibile ovviare. La canzone leggenda degli 883 fu ispirazione per una maestosa scenografia che la curva Sud propose il 7 dicembre 1997, proprio in occasione di Salernitana-Genoa. I granata vinsero 2-1 e chissà che quel ricordo, trasferito ai castorizzati, possa diventare di buon auspicio in vista della sfida verità, il 2 ottobre contro il Grifone. Per dettare la legge del gol occorrono cecchini ma anche piedi ispirati e fantasia. La casella delle idee, nella partita bivio che la Salernitana deve assolutamente vincere, dovrebbe essere occupata da Franck Ribéry.


Il condizionale è ancora d'obbligo: la stella francese ha saltato la trasferta di Reggio Emilia per affaticamento muscolare, ieri il calciatore ha svolto solo terapie al centro sportivo Mary Rosy, ma era dentro al gruppo e in mezzo i discorsi squadra-tecnico. Lo staff medico farà di tutto per metterlo in campo. Occhi negli occhi, consapevoli (tutti) del momento spartiacque, i granata nel chiuso dello spogliatoio hanno stretto il patto salvezza. Prima il Genoa, poi la pausa, poi altre tre piccole - Spezia, Empoli e Venezia - anche se l'Empoli tanto piccola non è. La Salernitana ha superato lo scotto del noviziato ed è evidente, però non riesce ad essere cinica sotto porta e continua ad arrancare nella propria area di rigore. Dà tutto, ma non basta. Castori, che avrebbe bisogno di più tempo ma consapevole che sarà giudicata in base ai punti da realizzare a stretto giro, in carriera ha allenato parecchie squadre e nei momenti clou - hanno raccontato in passato ex giocatori - era solito spronare con questa frase: «Quando non ne hai più, buttaci il cappello».

Grinta e attributi, dunque, ma anche lucidità nelle scelte, lucidità nella interpretazione e nella esecuzione: ecco cosa occorre alla Salernitana per svoltare. Se Ribéry sarà disponibile, giocherà. In caso contrario, pronto Kastanos, che a propria volta si candida anche al ruolo di mezzala. Bonazzoli ha di nuovo dimostrato di essere pronto e proverà a riconquistare la maglia da titolare. Nel prossimo turno, non è escluso che in prima linea ci siano Djuric e Bonazzoli, così da concedere a Gondo, dopo una serie di sfide giocate a mille all'ora, di ritemprarsi e tornare utile in corso d'opera. Simy è in ritardo: oggi è un'alternativa. La partita contro il Sassuolo ha consegnato a Castori una piacevole novità o conferma, dipende dai punti di vista. Kastanos è un giocatore molto utile, di qualità, e può finire nelle rotazioni. Stavolta, può anche riconfermare la maglia da titolare (mezzala o trequartista, in base a Ribéry). L'allenatore, infatti, potrebbe inserirlo sulle zolle dello «squilibrio», dunque da mezzala estrosa, offensiva, a sinistra. Le sue caratteristiche sarebbero poi bilanciate dai due Coulibaly, oggi imprescindibili per la Salernitana: Lassana in mezzo e Mamadou sul fianco destro. «Dovremo trovare accorgimenti», aveva detto Castori dopo la sfida al Verona. Li ha cercati e li ha mostrati in campo: cambio del modulo, difesa a 4. «Abbiamo perso, perché non abbiamo fatto gol - ha chiosato dopo l'1-0 incassato a Reggio Emilia - Ci sono stati, però, tanti passi avanti anche sotto il profilo dell'organizzazione del gioco. Ora andiamo a prendere le squadre nella loro metà campo». Però nel calcio conta la dura legge del gol: chi vince, festeggia; chi perde, spiega. «Continuare su questa strada è l'unica medicina che conosca», ha detto l'allenatore. La «strada» è anche la difesa a 4: Castori non derogherà al nuovo schieramento, ha scelto Ranieri come terzino sinistro e vice Ruggeri ma tiene sulla corda anche Jaroszynski, crede in Gagliolo sebbene non sia stato irreprensibile anche al Mapei Stadium e completa il quartetto con Strandberg e Gyomber. Lo slovacco ha sofferto Boga, molto.

In occasione del gol partita, quando è stato superato in velocità, non è stato assistito da Coulibaly che ha raddoppiato male, affiancando Gyomber in maniera passiva. L'alternativa sarebbe Kechrida ma i risultati in precedenza sono stati deficitari.

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