Avanti con Paulo Sousa: l'allenatore portoghese dice sì alla Salernitana e la pec da inviare entro il 10 giugno ratificherà il contratto biennale. Guadagnerà 1 milione e 195mila euro, potrà forzare il contratto e svincolarsi dopo il primo anno pagando una penale di 1 milione. Potrà farlo anche la Salernitana ma nel suo caso non ci sono penali da versare. Sousa è una delle tre intuizioni di Morgan De Sanctis (oggi il ds parlerà alla stampa rispondendo anche alle domande dei tifosi via web), quelle più importanti: ha scelto l'allenatore dell'innovazione e del cambiamento; ha fatto l'abbonamento parole sue in un albergo spagnolo per convincere Dia a seguirlo a Salerno e bomber Boulaye lo ha ripagato con sedici gol; si è affidato al portiere recordman dei Mondiali, Ochoa. Sousa e De Sanctis sono ciascuno garanzia per l'altro. L'allenatore, però, aveva chiesto garanzie anche di salvaguardia della rosa, della squadra dei titolari. «Lasciatemi la base», aveva detto al patron Iervolino. Lo aveva incontrato a cena prima della sfida all'Udinese, la partita che ha vinto e che gli ha permesso di totalizzare gli stessi punti del proprio predecessore Nicola (21, partite in meno per il portoghese). La base per l'uomo di Viseu è una sfilza di cognomi che hanno cambiato il gioco e il volto della Salernitana. Ce ne sono tre importantissimi per lui: l'attaccante Dia, il mediano Coulibaly, la sottopunta Kastanos.
Certi bomber ritornano come le onde del mare: martedì scorso, reduce dall'intervento di pulizia del menisco al quale si è sottoposto a Lione, Boulaye Dia ha fatto breve ritorno a Salerno e ha pranzato in riva al mare. La sua presenza lampo è stata funzionale al disbrigo di alcune pratiche burocratiche. La Salernitana vuole accontentare Sousa e trattenere Dia, al netto di offerte irrinunciabili per il suo cartellino, non inferiori ai 35 milioni di euro. È interessata la ricca Premier, ma anche la Bundesliga. Ha fatto un passo avanti la Fiorentina offrendo prima 12 milioni di euro più Cabral e poi 15 milioni e Kouamè. La Salernitana, nel frattempo, pensa innanzitutto a blindare Dia esercitando il riscatto di 12 milioni da pagare in tre rate al Villarreal. Poi dovrà disinnescare una clausola rescissoria che rischierebbe di penalizzare il club granata. C'è una clausola di uscita fissata a 25 milioni: un club terzo interessato potrebbe sfruttarla e portar via la pepita d'oro dei granata abbassando il prezzo. La Salernitana, invece, vuole cassare questa clausola d'uscita facendo firmare un nuovo contratto a Dia. Nuovo significa anche più ricco: il giocatore del Senegal guadagna al momento 1,9 milioni di euro netti e ha già arrotondato con ulteriori 200mila euro di premi e bonus, legati ai gol che ha realizzato. Ieri a Roma, non a caso, il presidente Danilo Iervolino ha ricevuto l'uomo dei conti, l'amministratore delegato Maurizio Milan.