Salernitana, aprile di fuoco: difesa alla prova dei super-attacchi

Prima l'Inter, poi il Napoli: dietro tornano definitivamente Troost-Ekong e Fazio

Troost-Ekong in azione
Troost-Ekong in azione
di Pasquale Tallarino
Giovedì 23 Marzo 2023, 09:47 - Ultimo agg. 24 Marzo, 10:10
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A «difesa» della salvezza: l'operazione «blindatura» della retroguardia comincerà oggi pomeriggio al centro sportivo Mary Rosy. La Salernitana aveva costruito le proprie certezze nei sedici metri governati da Ochoa: due partite intere di imbattibilità contro il Monza e la Sampdoria. Poi contro il Milan e il Bologna la difesa ha perso smalto e in gioco aereo solo di testa - gli avversari dei granata hanno realizzato tre gol. Che fare? «Si cambia».

Paulo Sousa lo ha già annunciato nell'ultima conferenza stampa. Ha spiegato che in fase difensiva, su palla inattiva, la Salernitana è abituata a marcare in un certo modo e che potrebbe cambiare pelle. Al momento i granata marcano a zona, cioè ragionano sulle posizioni in area di rigore con palla inattiva, sulle zone di campo. Dovrebbero scegliere, invece, di marcare con le competenze: uomo su uomo, ciascuno il proprio. Sul groppone e per la statistica pesano soprattutto gli otto gol subiti a Bergamo, ma la somma fa il totale e fa luce anche sul difettuccio di primavera: la Salernitana è la penultima difesa del campionato con 47 reti al passivo. Solo la Cremonese ne ha incassati di più, 49. Aprile giunge propizio per mettersi alla prova e tentare di cambiare il trend: sarà, infatti, non solo il mese dello Spezia senza centravanti (mancherà Nzola, il migliore realizzatore dei liguri con 12 gol, toccherà a Shomurodov che rientra dalla trasferta con l'Uzbekistan pochissimi giorni prima della partita), ma anche degli interisti Lautaro (14 reti), Dzeko (7) e Lukaku (3), di Osimhen (21) e Kvaratskhelia (12).

Attacchi atomici, onde d'urto da respingere. Aprile restituirà definitivamente Troost-Ekong e Fazio, che hanno rinunciato alla sosta per fare lavoro sulla forza con i preparatori Laurino e Tozzi.

Paulo Sousa non ha mai avuto Troost Ekong pienamente a disposizione, non ha mai potuto vederlo all'opera come colonna della difesa perché si fece male a Verona. Il suo infortunio è stato serio interessamento del legamento collaterale del ginocchio, in aggiunta alla frattura del piatto tibiale ma non così grave da renderlo inabile fino al termine della stagione. Aprile restituisce, dunque, esperienza e nuove opportunità alla difesa.

Certo, ci sono il roccioso Gyomber, il bravo Daniliuc (di proprietà della Salernitana) e il giovane Pirola (in odore di riscatto, versando 5 milioni di euro all'Inter) ma l'ex Udinese non era dispiaciuto, è abile nel gioco aereo che in questo momento è ritornata una lacuna, quando è stato utilizzato non ha mostrato sbavature nella marcatura a uomo. Ha un sogno nel cassetto, lo ha svelato di recente: gli farebbe piacere restare a Salerno e celebrare la salvezza bis dei granata aggiungendo un altro tatuaggio alla sua «collana». Si gioca la riconferma dal 2 aprile in poi, però molto dipenderà anche dal club granata e dalle proprie strategie di mercato. La tendenza è svecchiare, investire, patrimonializzare, rivendere, però affidare le chiavi del reparto solo a giovani rivelazioni non sempre giova. Lo ha dimostrato l'utilizzo di Gyomber, il più esperto del terzetto di difensori centrali titolari.

In prospettiva calciomercato, la Salernitana dovrà prendere una decisione anche su Fazio, 36 anni. Il suo contratto non è in scadenza, il difensore è in fase di risveglio, proprio come accadde l'anno scorso quando cominciò a suonare la carica realizzando il bel gol di testa a Genova, contro la Sampdoria, pietra miliare e primo hurrà sulla strada della miracolosa e insperata salvezza. Con un giocatore di 36 anni, è difficile coniugare i verbi al futuro. Bisogna ragionare solo partita dopo partita, tenendo conto che il suo pesante contratto lungo perché doveva compensare anche la durata, la portata e la buonuscita romanista non scadrà a giugno. Paulo Sousa, però, anche con lui ha toccato le corde giuste: «Ha caratteristiche di guida e leadership, ha la personalità per aiutare i compagni nelle situazioni di difficoltà. Vale per lui e anche per Candreva».

Un comandante (è il suo soprannome) non ha bisogno dei gradi per dare l'esempio. Lo ha fatto in casa contro il Bologna, in un piccolo ma significativo retroscena di campo. Nella partita che lo ha riportato al calcio giocato dopo la lunga inattività sebbene per 3' non giocava dal 15 gennaio, 72' a Bergamo Fazio ha volentieri fatto un passo indietro nelle gerarchie tra capitani. È uscito Mazzocchi, fascia a Candreva; è uscito Candreva e la fascia doveva andare a Fazio che aveva sostituito Gyomber. Era stata portata al difensore argentino tramite lo staffettista Sambia ma per meriti acquisiti sul campo e per atto di generosità il comandante l'ha fatta annodare al braccio di Coulibaly. Oggi comincia la prevendita dei biglietti per Salernitana-Inter: prezzi da 45 a 120 euro, in prelazione con fidelity card fino al 28 marzo alle 10 e vendita libera dalle 12. Da martedì, 1700 biglietti disponibili per il settore ospiti a La Spezia.

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