Salernitana, Castori suona la carica:
«Il gioco si fa duro, mi piace di più»

Salernitana, Castori suona la carica: «Il gioco si fa duro, mi piace di più»
di Alfonso Maria Avagliano
Martedì 21 Settembre 2021, 07:43 - Ultimo agg. 18:17
4 Minuti di Lettura

Il campionato della Salernitana inizia domani. Si è fatta male dopo l'atterraggio tutt'altro che morbido sulla categoria superiore, ma i segnali di ripresa temperamentale, fisica e tecnica in occasione della gara contro l'Atalanta possono darle nuova linfa.
Verona, Sassuolo, Genoa, Spezia, Empoli, Venezia. Nell'ordine (e in rigorosa alternanza casa/fuori), gli avversari che si presenteranno di volta in volta dinanzi ai granata nel prossimo mese: fanno tutti parte «dell'altro campionato», quello che si gioca per la salvezza. Quello dei punti. All'Arechi contro l'Hellas, il cavalluccio è chiamato non solo a raccogliere i primi, ma a farne tre per iniziare anche a camminare magari correre in classifica. È uno scontro diretto decisivo per non restare ancorati a quota zero ed ottenere anche un minimo di riconoscimento dopo aver mostrato di aver finalmente imboccato la strada giusta. «Ci salveremo, non mollo mica adesso», aveva detto Castori sabato.


Ieri mattina ha ritirato il prestigioso premio «Manlio Scopigno» come miglior tecnico dello scorso torneo cadetto. A Roma, presso il salone d'onore del Coni, l'allenatore ha ribadito il concetto: «Ora che il gioco si fa duro, mi trovo nel mio habitat naturale. Non meritavamo di perdere con l'Atalanta. Abbiamo avuto un passaggio societario che ha inevitabilmente creato ritardi quest'estate, ma adesso la squadra ha preso il verso giusto». Con lui c'era la moglie, Paola, che ha brillantemente superato il ricovero in ospedale dopo la caduta sugli spalti del pre Salernitana-Roma. Una ritrovata serenità familiare che fa il paio col pizzico di fiducia in più iniettato dalla prestazione contro gli orobici. La squadra che non si cambia, solitamente, è quella che vince. Tuttavia anche quella che convince, pur perdendo, può avere opportunità di riconferma.

Dopo l'Hellas ci sarà subito il Sassuolo, ma l'anno scorso Castori ha fatto raramente ricorso al turnover alla seconda delle tre partite ravvicinate, puntando a far respirare qualcuno soprattutto alla terza. Non c'è una legge scritta, si vedrà. Stasera il club sarà rappresentato da Alberto Bianchi al Solenne Pontificale per San Matteo. Squadra e staff saranno già in ritiro prepartita. Oggi è già rifinitura al M. Rosy (ore 16), poi niente conferenza di Castori. Che medita di riproporre Ribéry dall'inizio. Il suo minutaggio è destinato a crescere, ad avvicinarsi all'ora. È stato raggiunto in Costiera Amalfitana dalla moglie Wahiba e dai cinque figli, che ieri hanno fatto un primo giro turistico a Salerno e domani lo supporteranno dai gradoni dell'Arechi.

L'Hellas lo aveva cercato a fine agosto, il francese ha preferito il calore della torcida granata. La Salernitana ha bisogno di Franck e lui ha bisogno della sua famiglia, sempre in cima ai pensieri. FR7 dovrà accendere la luce dietro a Gondo e uno tra Djuric e Simy: il bosniaco è favorito, ma ha speso tanto nell'ultimo turno. Possibile una chance per il nigeriano se le condizioni dell'ex Cesena dovessero essere borderline, mentre Bonazzoli può partire ancora dalla panchina. Non è entrato male con l'Atalanta, ma l'approccio di Gondo è stato di quelli importanti. Lì dietro si procederà col trio Gyomber-Strandberg-Gagliolo. Idem sulle fasce. A destra Kechrida ha finalmente liberato il suo potenziale in fase di spinta, mentre a sinistra Ranieri dovrebbe vincere la concorrenza di Jaroszysnki. Imprescindibile la coppia di Coulibaly in mezzo al campo: Lassana è in crescita, Mamadou pure.

Leonardo Capezzi dovrà operarsi al ginocchio destro.

L'intervento di pulizia è necessario: dopo l'infortunio patito durante la sosta, la terapia conservativa non ha sortito effetti. Si puntava a ricorrere all'operazione durante la sosta invernale, facendo stringere i denti al mediano in questi mesi. Niente da fare, l'ex Empoli ha già saltato due partite e dovrà stare fuori per un altro mese e mezzo. Stessi tempi per Ruggeri, che ieri è rientrato a Bergamo. Curerà per qualche giorno lì la lesione al muscolo semitendinoso sinistro, con la supervisione dell'Atalanta, titolare del cartellino. Anche Aya resta out.

© RIPRODUZIONE RISERVATA